
Una protesta contro il caro affitti (Foto Ansa)
Firenze, 13 marzo 2024 – Le famiglie fiorentine ritornano indietro di cinquant’anni e, per fronteggiare la crisi abitative, im una città con i prezzi degli immobili completamente impazziti arrivano addirittura a rispolverare il modello di "comune", un po’ come succedeva negli anni ‘70.
E’ questo quanto emerge da un’indagine effettuata da Sunia, il sindacato degli inquilini della Cgil Firenze.
Negli ultimi 6 mesi – dal 1 settembre 2023 al 29 febbraio 2024 – allo sportello del Sunia si sono presentate ben 42 persone che hanno raccontato di condividere porzioni di immobili con altri nuclei familiari. All’interno del campione, il 74% sono cittadini italiani, il 26% stranieri. Entrando più nello specifico il 61% sono persone tra i 20 e i 35 anni (a conferma della sempre crescente difficoltà dei giovani di trovare salari che consentano loro di progettare un futuro) il 34% tra i 35 e 55 anni, il 5% over 55.
Il 100% delle coppie che scelgono di rinunciare alla privacy e condividere il proprio ’nido’ con altre persone non lo fa certo perché in cerca di compagnia, ma lo fa per l’impossibilità di trovare un immobile a un canone sostenibile.
Eppure, al Sunia, il 28 % ha dichiarato di avere un reddito tra 1.500/2.000 euro al mese, il 33% tra i 2.000/2.500 mese, i restanti sotto i 1.500 euro mese. Non stipendi d’oro dunque ma neanche salari da situazione di emergenza. Almeno sulla carta. Ma i tempi sono cambiati e vivere a Firenze sta diventando un lusso.
“La crisi abitativa sta colpendo soprattutto i lavoratori, persone con uno stipendio che sono costrette a dividere l’immobile in cui abitano con altre famiglie in modo da dividere utenze e affitto. Negli ultimi sei mesi, solo nei nostri uffici, sono venute 42 persone che ci hanno sottoposto contratti di locazione/condivisione tra famiglie. Un dato completamente nuovo per noi" sottolinea Laura Grandi, segretaria generale Sunia. Firenze, secondo Jfc, società specializzata nell’analisi dei fenomeni turistici, ha l’indice di sostenibilità più basso in Italia, per la presenza di tantissimi Airbnb sul proprio territorio comunale. Lo studio fissa a 1 il livello di sostenibilità ottimale, Firenze ha un tasso di 3,81, quasi il quadruplo.
Non solo. "Firenze è anche la città con la progressione maggiore dei prezzi al metro quadro, sia per la compravendita, sia per gli affitti. La situazione è desolante ed è in continuo peggioramento: affitti alle stelle, compravendite a livello di Manhattan. Interi palazzi residenziali trasformati in strutture ricettive alberghiere, senza esserlo sul piano urbanistico o fiscale" aggiunge Grandi.
La maggior parte delle persone che decidono di condividere un immobile con altri nuclei sono intestatari di un canone di locazione a cui non riescono più a far fronte. Di storie, al Sunia ne arrivano tante. Per esempio, Carla lavora alla reception di un albergo, ha un marito e due bimbi piccoli.
“Lavoro su turni e per me sarebbe molto difficoltoso spostarmi da Firenze, entro alle 7 ed esco alle 23 e ogni due settimane faccio anche la notte. – racconta Carla – Abbiamo cercato un appartamento tutto per noi ma non abbiamo trovato niente di accessibile. L’unica soluzione è quella dividere la casa con un altro nucleo".
Così Carla, insieme alla sua famiglia si è trasferita in un appartamento nella zona di San Jacopino. L’organizzazione degli spazi non è stata semplice: "Abbiamo due stanze a nucleo e il bagno in comune. Paghiamo 600 euro a testa". Grandi sul suo tavolo di casi simili ne ha diversi. Per questo torna alla carica:
“Chiediamo un piano pluriennale di aumento dell’offerta di alloggi sociali in affitto a canoni sostenibili, puntando sul recupero di aree ed edifici dismessi senza ulteriore consumo di suolo - conclude Grandi -, una dotazione finanziaria certa e continuativa per permettere una programmazione degli interventi e un sostegno diretto agli inquilini in difficoltà. Ma sarebbe anche necessaria una mappatura di tutti gli appartamenti sfitti e una verifica delle aree pubbliche dismesse, da poter destinare a civili abitazione".