REDAZIONE FIRENZE

Affitti lunghi e sconto Imu. Palazzo Vecchio ci riprova. Arriva un nuovo bando

Per contrastare l’overtourism, il Comune replica la misura di fine 2024. Per avere gli sgravi servono un contratto e il pagamento regolare .

Il Comune prova ad arginare il fenomeno dell’overtourism

Il Comune prova ad arginare il fenomeno dell’overtourism

Palazzo Vecchio ci riprova, senza arretrare di un centimetro rispetto alle battaglie intraprese dall’amministrazione comunale a tutela della residenzialità (e contro l’overtourism). Il Comune riaprirà la possibilità nel 2025 a quei proprietari di immobili messi a reddito in area Unesco di poter chiedere il ristoro Imu. A patto che nel corso dell’anno abbia cessato l’attività di locazione turistica o altra attività ricettiva extra-alberghiera, scegliendo consapevolmente di passare a un affitto di tipo residenziale mediante stipula di un contratto di locazione regolarmente registrato.

Si tratta di un contributo a ristoro dell’avvenuto pagamento dell’Imu 2025 e corrisponde alla quota d’imposta relativa al periodo decorrente dalla sottoscrizione del contratto di locazione residenziale. Il contributo, fa sapere il Comune, verrà erogato solo su istanza, da presentare entro il 30 dicembre 2025 "esclusivamente attraverso posta elettronica certificata all’indirizzo Pec del Comune di Firenze ([email protected]), attraverso il modello che verrà messo a disposizione sul sito".

Il contributo può essere erogato solo a chi è in regola con il pagamento dell’Imu 2025, pertanto la domanda potrà essere congruamente presentata solo dopo aver adempiuto al pagamento dell’Imu dovuta per il 2025 alle scadenze di legge previste (acconto entro il 16 giugno; saldo entro il 16 dicembre) e avrà ad oggetto il ristoro della quota d’imposta pagata, per gli immobili dove venga cessato l’utilizzo per affitti turistici, limitatamente al periodo decorrente dalla sottoscrizione di un contratto di locazione residenziale registrato. Palazzo Vecchio, pertanto, ha approvato un pacchetto di atti propedeutici necessari a replicare la misura che era stata messa in campo in via sperimentale a fine 2024. Nelle prossime due settimane, quindi, verrà aggiornata la scheda di servizio con tutta la modulistica necessaria corredata delle informazioni del caso. Ma, come noto, la sperimentazione di fine ’24 non andò nella direzione sperata dall’amministrazione comunale, poiché un solo proprietario aveva fatto domanda per poter usufruire del ristoro, passando da affitto breve ad affitto lungo. La speranza, evidentemente, è quella di invertire la tendenza. "I risultati non sono stati positivi", aveva detto la sindaca Funaro commentando gli esiti del primo bando sperimentale, nonostante la piena volontà della giunta di "confermare la misura - come sta per avvenire, ndr – perché pensiamo che tutte le forme che incentivano il sostegno alla residenza debbano essere mantenute. Se vogliamo incidere davvero sul fronte abitativo dobbiamo utilizzare tutte le leve che ci sono. E continuare a lavorare, non solo per far conoscere la misura". A titolo d’esempio, i 4 milioni stanziati a bilancio per il contributo affitti vanno proprio in questa direzione. "Il contributo affitto garantisce anche il proprietario – aveva chiosato Funaro a inizio gennaio –. Perché io comprendo il proprietario che ha paura di ritrovarsi l’inquilino che non paga l’affitto: quindi, chi prende questo contributo deve avere un contratto in regola e pagare regolarmente. E questa è una misura che può incentivare e aiutare".

Francesco Ingardia