FIGLINE - Il Figline non riesce a metterla in porta neppure in superiorità numerica, il San Donato Tavarnelle che non riesce a sbloccarsi, ma se non altro stavolta si è trovato a giocare quando è rimasto in dieci per l’espulsione di Ascoli. Ed è proprio lo squilibrio numerico ad aver dato vita ad un’ultima parte di gara vibrante e convincente. Come sottolinea il direttore sportivo del Figline, Andrea Agatensi. "È stato un pareggio giusto, alla fine. Abbiamo incontrato una squadra venuta qui per portare via almeno un punto. Dispiace che il Figline non abbia saputo sfruttare la superiorità numerica". Certo, continua Agatensi, "c’è da dire che Leoni ha fatto una gran parata nel finale e ha salvato la sua squadra. Noi, abbiamo sicuramente dato continuità al momento e portato a casa il terzo risultato utile consucutivo". Per quanto riguarda il futuro, prossimo, "c’è l’incontro di Coppa di mercoledì, il derby contro la Sangiovannese. Per quanto riguarda il campionato noi vogliamo continuare a crescere, a consolidarci nella classifica".
Per il San Donato Tavarnelle quella di ieri è stata la quarta partita consecutiva senza sconfitte e ha ricalcato un risultato al quale i chiantigiani sono abituati, ovvero non segnare ma per fortuna subire pochi gol. L’analisi del direttore sportivo del San Donato Tavarnelle, Tommaso Ghinassi mette in evidenza come la vera anima si sia scoperta quando è rimasta in 10. "Alle dei giochi, il punto conquistato serve. La vera squadra è stata quella degli ultimi venti minuti, in 10 per la doppia ammonizione a Ascoli: hai abbassato il baricentro e sei riuscito a portare a casa il pareggio. Abbiamo stretto i denti e ce l’abbiamo fatta, anche con uomo in meno". Ghinassi spiega come ci sia dire che "se anche perché fino a quel momento, di occasioni ne avevi avute, Leoni ha davvero salvato la partita". Ma il Figline è archiviato. Adesso "c’è da mettere testa al Trestina per l’incontro casalingo di domenica prossima". Andrea Settefonti