Agenti di viaggio, la festa dopo la sentenza: "Si apre una nuova era del turismo"

Il presidente di Fiavet: "Consentirà di visitare i borghi e di abbassare i costi"

C’è aria di festa tra gli agenti di viaggio. La sentenza della Cassazione che assolve dalla multa un operatore fermato con dei turisti a bordo della propria auto, dà il via libera alla categoria di trasportare i clienti senza doversi appoggiare a un noleggio con conducente. Se la decisione degli ermellini fa felici le agenzie di viaggio, smuove le proteste di Ncc e tassisti. "Si aprono scenari nuovi per la delocalizzazione del turismo, che consentirà di visitare i borghi e di abbassare i costi", ha esordito il presidente di Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo) Confcommercio Toscana Pier Carlo Testa. "È facile aprire un’agenzia di viaggio – ha spiegato –. Basta fare una Dia, avere un direttore tecnico, stipulare due assicurazioni e poi si può cominciare ad agire legalmente organizzando gite. La novità è che lo si può fare con mezzi propri. Viviamo una situazione in cui ogni soggetto della filiera organizza pacchetti turistici: guide, Ncc, alberghi, persino negozi. Questo è un invito a rientrare nella categoria agenzie di viaggio. Non c’è numero chiuso. Chi dei tanti soggetti finora organizzava escursioni in modo abusivo, ora facilmente si può mettere in regola". Le ricadute positive saranno anche sul territorio, sottolinea la vicepresidente Cinzia Chiaramonti: "Parliamo poi sempre di overturism a Firenze. Ora possiamo organizzare pacchetti in aree meno frequentate, migliorando i flussi turistici".

Nessuna interferenza con Ncc e tassisti, assicura: "Il nostro mezzo dovrà essere usato per i pacchetti e non per affittarlo, quindi noi non siamo entrati nel loro settore". La questione che bloccava il comparto, "nasce da una interpretazione controversa di alcuni articoli del codice della strada sulla possibilità degli agenti di viaggio di utilizzare mezzi immatricolati ad uso proprio, quindi come tutte le autovetture delle persone per la propria attività imprenditoriale", spiega l’avvocato Francesco Tessari, che ha seguito il contezioso per Fiavet. E porta a esempio: "Come il falegname può consegnare il mobile con un furgone a uso proprio, così anche l’agenzia di viaggio può utilizzare il proprio mezzo per trasportare i clienti nell’ambito del pacchetto. Questo concetto era stato già stabilito da due sentenze del Consiglio di Stato, tant’è che in alcuni comuni era assolutamente pacifico".

Carlo Casini