Firenze, 13 febbraio 2024 – Trovare l’anima gemella? Altro che app e incontri con contatti virtuali, le agenzie matrimoniali sono sempre più ricercate per chi cerca un amore serio, una compagnia, o semplicemente vuole conoscere persone nuove ed è alla ricerca di un’amicizia per sconfiggere la solitudine. Ne abbiamo parlato con Lucia Taddei, titolare dell’agenzia Italia Service, che si trova a Firenze in via dello Statuto 23 e anche a Fiesole.
Lucia, chi sono e che età hanno le persone che si rivolgono oggi a un’agenzia matrimoniale?
“Il profilo è molto cambiato rispetto a qualche tempo fa, quando si rivolgevano a noi i più timidi, chi non aveva amicizie, chi era ai margini e cercava di conoscere nuove persone, per cercare una soluzione alla propria situazione di solitudine. Ora è diverso: si rivolgono a noi persone più interessanti ed esigenti, è un trampolino per tutti, l’agenzia è un modo come un altro per conoscere persone nuove. Faccio anche cene per single che hanno molto successo”.
A rivolgersi a un’agenzia matrimoniale sono più uomini o donne?
“Se prima a fare il primo passo erano soprattutto gli uomini, ora è diverso, non c’è più differenza. Sono tanto gli uomini che le donne, che hanno la stessa fascia d’età. Gli uomini hanno un’età sui 50 anni in su, come le donne. Ce ne sono alcune che hanno 60 o 70 anni, che sono vedove e ricercano più che altro una compagnia, non necessariamente una storia, ma anche solo un’amicizia, per combattere la solitudine”.
Cos’hanno in più le agenzie rispetto alle app di incontri?
“Le persone interessate a una storia seria si rivolgono a noi perché si sentono più tutelate. Noi offriamo credibilità, le persone che presentiamo sono effettivamente quelle che mostriamo in foto, che svolgono effettivamente una determinata professione e che hanno effettivamente quell’età. Nelle app non sempre il profilo o quella foto che viene postata rispecchia la realtà. Noi invece offriamo un servizio serio, e la serietà premia per chi è alla ricerca di concretezza, un risultato finalizzato a una relazione duratura ”.
In questi anni le agenzie hanno vissuto momenti difficili?
“Io ho aperto dal 1987 ed eravamo tre o quattro. Il momento più brutto è stato quando, negli anni 90, c’è stato un proliferare di agenzie matrimoniali, ma molti puntavano a fare solo soldi. Questa invece è un’attività che va fatta col cuore: io ad esempio più volte ho rinunciato a prendere un contratto da una persona difficile da sistemare o che poteva creare problemi. È un lavoro molto delicato, che svolgo con passione e serietà, faccio una selezione a tutela dei clienti”.
Quanti incontri ha visto andare a buon fine?
“Tanti. Molti si mettono insieme ai primi incontri, altri hanno aspettato perché erano curiosi di conoscere altre persone, ma poi sono tornati su quel primo contatto che io avevo previsto potesse andar bene per loro. Per questo lavoro ci vuole molta sensibilità ed empatia, io non mi stanco mai di ascoltare le persone, i loro bisogni, le loro necessità, e in questi anni sono orgogliosa di aver risolto tante situazioni di solitudine”.