Aggredisce i poliziotti per sfuggire a un controllo. In casa gli agenti trovano la compagna e 7 chili di droga

In prevalenza trovato prevalentemente hashish, ma anche cocaina e marijuana, insieme a un bilancino di precisione e una macchina per sottovuoto, verosimilmente utilizzata per confezionare le dosi da vendere poi al dettaglio

Polizia (Foto di repertorio)

Polizia (Foto di repertorio)

Firenze, 18 ottobre 2024 – Una coppia di giovani fidanzati, un 26enne di origine albanese e una donna fiorentina di 22 anni, è stata arrestata a Firenze  con l’accusa di illecita detenzione di sostanza stupefacente.

Gli agenti del Commissariato di Rifredi e quelli della Polizia municipale di Firenze, hanno fermato l’uomo, già noto alle forze di polizia, per un normale controllo, mentre quest’ultimo stava ritirando una consegna di cibo da un rider.

Il giovane avrebbe però opposto una viva resistenza contro i poliziotti, spintonandoli violentemente e colpendoli più volte con forti gomitate.

Nonostante tutto gli agenti (due dei quali hanno riportato anche delle lievi contusioni con qualche giorno di prognosi) hanno avuto la meglio e così, approfondendo la vicenda, hanno fatto visita nell’abitazione del giovane nella zona, al cui interno hanno trovato anche la sua compagna.

A seguito delle successive verifiche i tutori dell’ordine hanno scovato tra la camera da letto e il soggiorno oltre 7 chili di droga, maggior parte hashish ma anche cocaina e marijuana, insieme ad un bilancino di precisione e una macchina per sottovuoto, verosimilmente utilizzata per confezionare le dosi da vendere poi al dettaglio.

I giovani sono stati entrambi arrestati con l’accusa di illecita detenzione di sostanza stupefacente e, in attesa della convalida della misura precautelare, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, lui accompagnato al carcere fiorentino di Sollicciano e lei, incensurata, sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il 26enne dovrà inoltre rispondere anche dell'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Si precisa che l’effettiva responsabilità delle persone indagate e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a loro carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento le stesse sono assistite da una presunzione di innocenza.