Scandicci (Firenze), 31 ottobre 2020 - Il fotoreporter Tommaso Germogli, 26 anni è rimasto ferito questa mattina durante l'aggressione subita da un venditore ambulante al mercato di Scandicci. Germogli sul luogo assieme a giornalisti de La Nazione stava scattando foto sul tema del rispetto del distanziamento e l'uso di mascherine anticovid, quando un operatore del mercato, al quale Germogli aveva peraltro mostrato la tessera di giornalista, gli ha sferrato un pugno. Il fotoreporter ha riportato trauma cranico giudicato guaribile in sette giorni dai sanitari dell'ospedale. Germogli ha sporto denuncia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
A Germogli è giunta subito la solidarietà del sindaco di Scandicci Sandro Fallani, presente al mercato assieme ai giornalisti de La Nazione e allo stesso Germogli. Fallani ha definito "intollerabile" il gesto nei confronti del giovane fotografo de La Nazione. Nessuno può reagire con violenza nei confronti di chi sta semplicemente facendo il proprio mestiere. La nostra città si unisce nella difficoltà generale dando il meglio di se stessa e stigmatizza con decisione qualsiasi forma di violenza". Così il sindaco di Scandicci ( Firenze) Sandro Fallani. "Ho fatto sentire la vicinanza della città anche alla direttrice Agnese Pini. Nel nostro tessuto urbano il diritto dovere di raccontare e documentare la città è un valore profondo di democrazia e di crescita civile". Il sindaco ha augurato a nome della città pronta guarigione a Tommaso Germogli.
“Assidea, l’Associazione di tutela per gli operatori di mercato su area pubblica in una nota a firma del presidente Alessio Pestelli, "condanna fermamente la vile aggressione": "Prendiamo le distanze dall’accaduto ribadendo che i commercianti su area pubblica, anche in questa fase di grave difficoltà, stanno dimostrando grande senso di responsabilità. A Tommaso e alla sua famiglia, che peraltro sono nostri grandi amici e collaboratori, va tutta la nostra più grande vicinanza e l’augurio di una pronta guarigione”.
Solidarietà anche dall'Associazione Stampa Toscana che a nome del presidente Sandro Bennucci e di tutti gli organismi dirigenti, denuncia "non senza indignazione, la gravissima aggressione" ed afferma che il gravissimo episodio "ripropone il rischio al quale sono sottoposti i giornalisti in prima linea" L'Ast rivolge un nuovo appello al prefetto, Laura Lega, e alle forze dell'ordine affinchè il lavoro dei giornalisti venga tutelato. E si rivolge a politici e amministratori, perchè vengano evitati certi riferimenti al mondo dell'informazione, che in momenti delicati come questo possono essere fraintesi, esponendo chi deve lavorare in mezzo alla gente per raccontare, a reazioni vigliacche, scomposte, inaccettabili".
L'Ordine dei Giornalisti della Toscana, riferendo che l'ambulante avrebbe minacciato Germogli "con frasi irripetibili offensive e ingiuriose" condanna l'episodio ed evidenzia "la grande difficoltà vissuta ogni giorno dai colleghi che stanno cercando di raccontare e raccogliere testimonianze del difficile momento che stiamo vivendo".
“Ci troviamo di nuovo davanti a un caso di un giornalista aggredito per avere fatto il proprio lavoro - afferma Simona Bonafé segretaria del Pd toscano - Condanniamo fermamente la violenza di cui è stato vittima il fotoreporter della Nazione Tommaso Germogli a cui esprimiamo la nostra vicinanza e che insieme a tanti colleghi é impegnato a raccontare sul campo questi mesi difficili“.
Tommaso Germogli rappresenta la terza generazione della famiglia di fotoreporter avviata dal nonno Roberto, deceduto un anno fa e proseguita dal padre Riccardo. Lavora da sei anni e ha ricevuto il Fiorino d'oro per la fotografia. A lui gli auguri di pronta guarigione e le espressioni di affettuosa solidarietà dai colleghi de La Nazione.