ROSSELLA CONTE;
Cronaca

Aggressione in centro. La rapina dell’iPhone e poi tenta lo stupro: balordo messo in fuga

La studentessa 20enne è stata spinta nell’androne mentre rientrava a casa. Ha iniziato a gridare e sono intervenuti alcuni residenti in suo soccorso. .

Aggressione in centro. La rapina dell’iPhone e poi tenta lo stupro: balordo messo in fuga

di Stefano Brogioni

e Rossella Conte

FIRENZE

Seguita fino a dentro l’androne del suo palazzo. E lì, dove neanche un passante sarebbe potuto intervenire in suo soccorso, è stata vittima sia di una rapina, che di un tentativo, riuscito solo in parte, di violenza sessuale.

Secondi da un incubo per una ragazza messicana di vent’anni, in città per frequentare un’università per stranieri.

Borgo Santi Apostoli, pieno centro. E’ una strada dove vivono molti studenti: due civici più in là, ad esempio, si consumò uno stupro che ha tristemente fatto il giro del mondo, quelle perpetrato da due carabinieri in servizio nei confronti di due giovani americane.

Lisa (nome di fantasia) la sta percorrendo da sola, intorno alle due: sta rincasando dopo una serata passata con gli amici.

E’ da sola, tiene un passo svelto che non è bastato, però, a tenere lontana l’attenzione di chi l’ha adocchiata.

Un malintenzionato le si accoda, e, mentre Lisa gli volta le spalle per aprire il portone, quello gli è addosso. La spinge dentro il portone. Non è chiaro cosa voglia. Di sicuro punta - e ottiene - lo smartphone della ragazza, un Iphone 14 maxi del valore di diverse centinaia di euro. Ma non solo.

Mentre Lisa urla e chiede aiuto, il balordo la avvinghia. Le sue mani s’infilano dappertutto, in attimi di vero e proprio terrore.

In certi momenti, però, si attivano risorse sconosciute: la studentessa, rinfrancata da alcune persone che si sono svegliate per le grida e stanno giungendo in suo soccorso, trova la forza di reagire e di divincolarsi.

Il soggetto intuisce la malaparata e se la dà a gambe, con lo smartphone come bottino. La ragazza ha tentato anche di inseguirlo. Poi, stremata e tremante, ha desistito.

Un’ambulanza l’ha portata all’ospedale per un controllo. In borgo Santi Apostoli sono arrivate le volanti della polizia. La donna, e alcuni testimoni, hanno descritto l’aggressore come una persona abbastanza giovane, dai tratti nordafricani.

E’ in corso l’acquisizione delle telecamere della zona: anche se l’aggressione è avvenuta nell’androne del palazzo, i numerosi occhi elettronici che coprono quella zona del centro potrebbero aver ripreso il suo arrivo o la sua fuga.

L’episodio ha destato sdegno e preoccupazione anche fra i residenti, che tempo addietro avevano anche lanciato una petizione per chiedere maggiore sicurezza nella strada. "Ho sentito delle urla in piena notte, poi la richiesta disperata di aiuto di una donna che continuava a ripetere “lasciami andare”, mi sono affacciata ma lei era riuscita per fortuna già a scappare. È tremendo quanto accaduto", racconta un’abitante. Che riprende: "Quando ho sentito le grida - le sue parole - ho pensato ai soliti ubriachi, qui tutte le notti se le danno di santa ragione, ne succede sempre una tanto che noi non ci facciamo nemmeno più caso". Il quartiere, nei mesi scorsi, dopo una lunga serie di spaccate che hanno riguardato le attività, ha anche lanciato una petizione per chiedere più sicurezza. Non ne possono più i “sopravvissuti” di Borgo SantiApostoli, una strada diventata terra di nessuno. "La notte la piazza della chiesetta è diventata un luogo di ritrovo di sbandati, urlano, bevono. Spacciano", racconta Laura Conticini. "Quando le poche botteghe chiudono non gira più nessuno per la nostra via - riprende -, la maggior parte dei portoni che vede nascondono affittacamere. I turisti escono la mattina e rientrano la sera, non vivono il rione".