Bagno a Ripoli, 6 settembre 2023 – "Non riporto le parole, perché feriscono. Ma spero di sapere chi sono i bulli di mio figlio e guardare in faccia i loro genitori". La mamma si sfoga su Facebook e racconta di come suo figlio nella serata di lunedì sia stato insultato e deriso da 5 ragazzi davanti al circolo Acli di Grassina. Stava camminando con un’amica, racconta la madre, per le vie della frazione, quando "un gruppo di 5 poppanti ha tirato una bottiglia di birra addosso, soprattutto a lui". La mamma attribuisce questo comportamento al fatto che il figlio sia omosessuale: "Non mi fermerò qui – dice promettendo querele – e chiederò se ci sono telecamere perché il bullismo omotransfobico è una specifica forma di discriminazione e violenza per denigrare una persona per la sua identità. Sono veramente arrabbiata che non si possa camminare senza dare noia a nessuno".
Le risponde il sindaco Francesco Casini: "La vera Bagno a Ripoli non è quella andata in scena: episodi simili, che non possono restare impuniti, non rispecchiano il vero volto della nostra comunità, sempre in prima linea per rivendicare i diritti e contro ogni discriminazione, a partire da un lavoro incessante nelle scuole. Con l’assessore Francesca Cellini e tante realtà del territorio sabato alle 16,30 alla Casa del Popolo abbiamo organizzato un incontro proprio contro l’omotransbifobia". E invita la famiglia a partecipare. "Purtroppo il nostro Paese attende una legge specifica – conclude Casini – e i vuoti normativi sono come l’ignoranza: generano mostri".
Manuela Plastina