Firenze, 21 gennaio 2025 – È stato denunciato il presunto responsabile dell’aggressione sulla tramvia avvenuta ieri, lunedì 20 gennaio, all’altezza della fermata Arcipressi. Si tratta di un ragazzo di 21 anni, italiano, già noto alle forze di polizia.
Dettagli sull'aggressione
L’episodio di violenza è avvenuto intorno alle ore 16:30 sulla linea T1. Tutto è nato per un’aggressione ai danni di una donna che stava viaggiando su Sirio. Secondo le ricostruzioni dell’accaduto, il presunto responsabile dell’aggressione, avrebbe dato in escandescenza aggredendo una donna che era a bordo del mezzo. La conducente della tramvia a quel punto avrebbe cercato di difendere la passeggera aprendo la porta del gabbiotto per farla entrare, ma anche lei sarebbe stata colpita con un pugno.
Il servizio è stato interrotto per circa 30 minuti. Per questo l’aggressore è stato denunciato dalla polizia di Stato per interruzione di pubblico servizio e lesioni personali.
Sul posto, insieme ai sanitari, è intervenuta la polizia, mentre l’autista e la passeggera sono state portate in ospedale per ricevere le cure necessarie.
Reazioni
Purtroppo non è il primo caso di violenza contro un conducente Gest. Anzi, dopo l’aggressione subita l’estate scorsa un autista ha deciso di cambiare lavoro. L’ad di Gest, Denis Ratto, è intervenuto condannando l’episodio: "Esprimiamo vicinanza e solidarietà alla nostra collega che fa parte della famiglia di Gest che, con un atto coraggioso, ha cercato di aiutare un’altra donna aggredita in modo vile – ha dichiarato Ratto dopo essersi informato delle condizioni di salute della conducente – Nell’eventuale procedimento ci costituiremo parte civile e denunceremo per interruzione di servizio pubblico. La violenza, sia verbale che fisica, ai danni di persone che svolgono il proprio lavoro, non è accettabile e va sempre condannata. Ringraziamo le forze dell’ordine intervenute prontamente".
Sull’episodio è intervenuta anche la sindaca Sara Funaro che esprime solidarietà: "Si tratta di atti gravi e inaccettabili: non è giusto che chi presta servizio venga aggredito mentre svolge il proprio lavoro".