REDAZIONE FIRENZE

Carcere: a Sollicciano è allarme aggressioni agli agenti penitenziari

La denuncia dei sindacati dopo un altro episodio di violenza: un detenuto ha rotto alcuni denti a un agente con una testata

L'esterno del carcere di Sollicciano (Germogli)

Firenze, 5 febbraio 2022 - E’ sempre più esasperato il clima all’interno di Sollicciano, dove aumentano le aggressioni ai danni degli agenti del carcere. La denuncia arriva dal segretario generale Uil Pa Antonio Mautone e dal vicesegretario generale Osapp Giuseppe Proietti Consalvi. Questa mattina, spiega Mautone in una nota, «un detenuto, già noto per la sua indole violenta, ha aggredito con una testata in pieno volto un operatore penitenziario. Dalle prime notizie che stanno arrivando sembrerebbe che il detenuto abbia colpito il malcapitato agente senza alcun motivo provocandogli la rottura di alcuni denti. Il poliziotto penitenziario è stato subito soccorso dagli altri operatori presenti nel reparto ed è stato trasportato presso il vicino ospedale di San Giovanni di Dio per le prime cure del caso».

«Siamo davvero stanchi e sconcertati - aggiunge Mautone -: non abbiamo più parole per denunciare quasi quotidianamente le continue aggressioni e violenze da parte dei detenuti verso il personale di polizia penitenziaria, ma quello che ci preoccupa ulteriormente è vedere come l'amministrazione penitenziaria non riesca a risolvere questa grave criticità». Proietti Consalvi rende note invece tre aggressioni ad agenti nel giro di due giorni a Sollicciano, due delle quali causate ieri dallo stesso detenuto, transessuale di origini italiane ristretto nel reparto femminile. Il detenuto, spiega, doveva effettuare un tampone molecolare e per due volte ha cercato di uscire dal reparto senza autorizzazione, prendendosela poi con una poliziotta penitenziaria che per fortuna non ha riportato ferite. Come se non bastasse, ha minacciato e offeso le agenti anche con atteggiamenti di carattere sessuale. «Tale aggressività del soggetto è stata già denunciata ripetutamente nei mesi scorsi - sottolinea Proietti Consalvi - anche all'articolazione centrale dell'amministrazione penitenziaria, senza che, ovviamente, come accade sempre a Sollicciano, siano stati presi provvedimenti».