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Medici, infermieri e operatori sanitari: sale il numero delle aggressioni (Foto di repertorio)
Firenze, 1 marzo 2025 - Da azioni di comunicazione, come cartelli che ricordano le possibili conseguenze penali di un'aggressione al personale sanitario e sociosanitario, al consolidamento del servizio psicologico per le vittime, dalle procedure aziendali per la presa in carico delle segnalazioni ad eventi formativi rivolti al personale, dalla possibilità per le aziende di costituirsi parte civile alla definizione di protocolli specifici con forze di polizia. Sono alcune delle linee guida per contrastare meglio il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, contenute in una delibera approvata dalla Giunta regionale toscana.
Il documento aggiorna gli obiettivi già individuati nel 2021, si spiega in una nota, e punta innalzare i livelli di sicurezza, anche illuminando meglio aree di lavoro e parcheggi ad esempio, con misure organizzative, installando ulteriori telecamere e dispositivi di sicurezza, sperimentando quelli indossabili in tutte le Asl, o progettando vie di fuga e formando il personale ad una migliore percezione del rischio e gestione degli eventi.
In base ai dati dell'Osservatorio regionale rischio aggressioni, che la Toscana, prima in Italia, ha istituito anticipando le misure nazionali, nel 2024 si sono registrate 2.436 aggressioni: 1847 verbali, 494 fisiche e 95 a danno di strutture.
"L'intento è quello di rendere ancora più efficace il contrasto del fenomeno - afferma il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. Occorre mettere il definitivo stop agli atti di violenza e alle aggressioni contro il personale sanitario e sociosanitario. Abbiamo pertanto elaborato ed approvato questa delibera che va ad aggiornare e quindi a rendere più efficienti le azioni di prevenzione e di supporto al personale che rimane vittima di aggressioni e violenze".
Per l'assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini "la nostra attenzione sul fenomeno continua ad essere alta e non intendiamo arretrare di un millimetro. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma ribadiamo la necessità che anche lo Stato istituisca un fondo speciale per sostenere un programma di azioni concrete che vadano ad aumentare la sicurezza di chi tutti i giorni opera con grande dedizione per tutelare la nostra salute, dando concretezza a quanto previsto dall'articolo 32 della nostra Costituzione".