NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Aggressioni, Baccelli: “Videosorveglianza su oltre il 70% dei treni regionali”

Baldini (Lega): "Le vicende che riguardano le aggressioni a capitreno, controllori ma anche a chi utilizza il trasporto ferroviario sono costanti”. La replica dell’assessore ai trasporti

Stefano Baccelli

Stefano Baccelli

Firenze, 13 novembre 2024 - "Nell'ambito del contratto di servizio con Trenitalia si precisa che su oltre il 70% dei mezzi assegnati al servizio ferroviario regionale è attivo l'impianto di videosorveglianza" e "nel 60% si prevede anche la funzione live con la possibilità di visualizzare, in tempo reale sui monitor del treno, immagini in diretta delle telecamere attive anche sulle altre carrozze così da svolgere un'azione preventiva e deterrente nei confronti di aggressioni e atti vandalici". Così l'assessore ai trasporti Stefano Baccelli ha risposto in Consiglio regionale all'interrogazione di Massimiliano Baldini (Lega) sulle misure finalizzate a garantire la sicurezza dei controllori e dei passeggeri sui treni regionali nelle stazioni toscane.

"I nuovi treni hanno le tecnologie più aggiornate e le immagini registrate sono a disposizione di Polfer per le indagini", ha continuato Baccelli che ha poi ricordato che "il personale in servizio ai treni è sottoposto a corsi di formazione antiaggressione con lo scopo di acquisire strumenti e modelli comportamentali per riconoscere situazioni potenzialmente pericolose". Baccelli ha infine detto che "nell'ultimo anno sono state potenziate le squadre assistenza di Trenitalia regionale che intervengono sia effettuando filtro a terra, consentendo l'accesso a bordo solo a viaggiatori con titolo di viaggio".

"Le vicende che riguardano le aggressioni a capitreno, controllori ma anche a chi utilizza il trasporto ferroviario sono costanti - risponde Baldini -. Il governo sta operando un inasprimento delle pene per chi commette reati su treni", "sono necessarie azioni per contrastare una politica di accoglienza favorita dalla sinistra, basti pensare al fatto che in Toscana non ci sia un centro permanenza rimpatri".