
C’è una vera e propria strage di detenuti nel penitenziario fiorentino di Sollicciano
di Pietro Mecarozzi
Un altro morto in carcere. Il terzo da inizio dell’anno. Il sesto in circa dodici mesi. È la strage dei detenuti nel penitenziario fiorentino di Sollicciano. Martedì pomeriggio, nel giorno del suo compleanno, Timothy Fanfera, 34 anni originario di Roma, è stato trovato nella sua cella privo si sensi. Poco distante, a terra, erano presenti delle siringhe. Overdose di eroina, stando a quanto ricostruito. Gli agenti della polizia penitenziaria hanno tentato da subito di rianimarlo. Il giovane, però, era in coma. È stato così trasportato in fin di vita all’ospedale di Torregalli. Per poi essere trasferito al reparto di terapia intensiva. Dove alle 5.30 di ieri mattina è deceduto.
Arrestato nel 2021 a Roma per reati in materia di spaccio di stupefacenti, Fanfera stava scontando un cumulo di reati e il fine pena era previsto tra oltre cinque anni. Era stato da poco trasferito a Sollicciano dal carcere di Prato per motivi di sicurezza. E nella sezione dove è stato rinvenuto il suo corpo, ieri mattina è stata eseguita una maxi perquisizione nelle celle, alla ricerca di altre dosi di droga. Sul corpo è stata disposta autopsia dal pm della procura di Firenze, Lorenzo Boscagli.
Da gennaio a oggi, dietro le mura del penitenziario si sono verificati altri due morti, entrambi suicidi: un 25enne egiziano che si è tolto la vita il 3 gennaio e un 39enne romeno, deceduto lo scorso 15 febbraio. Mentre nel 2024 sono stati 64 i tentativi di suicidio tra i reclusi. "Sollicciano è fuori controllo – tuona Emilio Santoro, dell’associazione L’Altrodritto –. Spesso dico che è la principiale piazza di spaccio di Firenze, e questa è l’ennesima prova".
A fargli eco associazioni e politica. "Ennesima morte" di una "strage infinita nel penitenziario fiorentino che non trova soluzione", commenta il segretario generale regionale della Uilpa polizia penitenziaria, Eleuterio Grieco . Da mesi, afferma Greco, come Uilpa "denunciamo che il carcere di Sollicciano è fuori controllo ed abbiamo ribadito la necessita di avere una direzione stabile e un comando che riporti l’ordine e la sicurezza nei reparti di detenzione oltre a tutto quello che manca per la sua normale funzionalità". Dopo la non conferma di Antonella Tuoni, la direzione del penitenziario resta vacante. O meglio, in balia di supplenti. La prossima, che prenderà a breve le consegne, è Mariateresa Gianpiccolo, già alla guida del carcere della “Ranza” di San Gimignano. "A me il carcere di Sollicciano preoccupa da tutti i punti di vista - commenta la sindaca Sara Funaro –, mi preoccupa da un punto di vista strutturale: diventerò noiosa nel dirlo ma quello è un carcere che deve essere completamente riformato, buttato giù e ricostruito".
A Sollicciano è in atto "una strage, il ministro Nordio smetta di girarsi dall‘altra parte: non è più possibile andare avanti così, venga di persona a vedere la situazione inumana in cui si trova il carcere fiorentino", dichiara il deputato dem Federico Gianassi.
"Si continua a morire a Sollicciano, ed è inaccettabile. L‘ennesima tragedia che si consuma all‘interno di un contesto su cui, come abbiamo, c‘è bisogno di azioni urgenti", così l’assessore al Welfare Nicola Paulesu.