La Società della Salute Mugello lancia l’Agorà della Salute, un nuovo strumento di partecipazione. Lo spiega il presidente della SdS Paolo Omoboni (nella foto): "Per il Mugello è una prima volta. Vogliamo raccogliere proposte e analizzare le criticità insieme a chi collabora con noi e anche a chi è destinatario dei servizi stessi".
Il 30 novembre si parte da Marradi, perché?
Per dare un segnale forte all’Alto Mugello e alle aree montane, nelle quali è da sempre più difficile garantire servizi vicini alle persone, ma SdS, USL e Regione si impegnano costantemente per garantire a tutti i cittadini, anche a quelli che vivono nelle zone più disagiate, gli stessi diritti di coloro che vivono nel centro di Borgo San Lorenzo, accanto a poliambulatorio e ospedale. Telemedicina, tele-monitoraggio, proposte per la medicina generale e servizi domiciliari, in questo ultimo anno abbiamo messo in piedi molti progetti che vedranno la luce già dal 2024. Ma si può migliorare e vogliamo farlo con l’ascolto.
E poi?
All’inizio del 2024 metteremo in piedi un altro pomeriggio di partecipazione a Barberino. E poi un evento conclusivo, per comunicare a Regione e USL i risultati dell’iniziativa, oltre che per presentare ai cittadini i servizi socio-sanitari erogati in Mugello.
E’ un’occasione di ascolto. Gli argomenti più in evidenza?
Sicuramente il tema della carenza dei medici di famiglia e dei pediatri. Fortunatamente abbiamo una situazione in cui nessuno è senza medico, ma ormai quasi tutti i medici hanno 1800 utenti e si abbandonano gli ambulatori nelle frazioni. Così il sistema regge male, soprattutto in Alto Mugello.
Liste di attesa, ne parlerete?
È un tema che impatta sulla vita delle persone, anche se non è di competenza della Società della Salute come gestione. Difficile spiegare tempi di attesa per un esame di parecchi mesi se poi, pagando, lo fai dopo pochi giorni.
Voi amministratori come vi ponete di fronte alla protesta di giovedì?
Ogni iniziativa in difesa della sanità pubblica è positiva. Dovrebbe però essere ben presente gli enti locali non sono la controparte, altrimenti rischia di diventare una strumentalizzazione politica poco utile . L’invito che faccio a tutti è di partecipare all’Agorà della Salute, in modo da sottolineare le sofferenze e fare proposte costruttive.
Paolo Guidotti