
Assemblea dei frati di Santo Spirito, domani, per presentare due progetti sull’ex Distretto militare "No a una Rsa per ricchi, ma servizi per città e studenti. In caso contrario pronti ad andare via".
di Antonio Passanese
Sul futuro dell’ex Caserma Ferrucci di piazza Santo Spirito, da tempo, è calato il silenzio. E a oggi nessuno sa se nei locali di quello che fu il Distretto militare dell’Oltrarno nascerà o meno una Rsa di lusso. Certo è che, dopo le proteste di tutto il quartiere, dei comitati e dei agostiniani che da secoli vivono nel convento della basilica brunelleschiana, quel progetto sembra essersi arenato. Gli stessi agostiniani non hanno alcuna intenzione di darsi per vinti e anzi credono che qualcosa possa ancora cambiare, "nella speranza che la Divina Provvidenza faccia la sua parte e illumini chi di dovere". Per questo, domani presenteranno due progetti che trasformerebbero l’ex Centro Documentale dell’Esercito in un polo culturale internazionale – con biblioteca, laboratori per le arti, centro educativo e aula magna – e una foresteria per studenti italiani e stranieri (a cui sarà chiesto solo un contributo spese e non un affitto).
Quello della conversione dello stabile – che faceva parte del convento fino alla Riforma napoleonica – è un nervo da tempo scoperto: l’ex caserma, infatti, era destinata a diventare una struttura residenziale per la terza età, come si legge nel disciplinare di gara di Difesa Servizi (società del ministero della Difesa) vinto nel 2022 dalla società “Fastpol srl”. La struttura di 4.670 metri quadrati è divisa in due parti: una occupata dagli agostiniani e una che per due secoli è stata occupata prima dall’Esercito e poi dal centro documentale del ministero dello Difesa.
"Il nostro è un sogno e speriamo che questo sogno venga abbracciato prima di tutto dallo Stato, e in particolare dalla Difesa Servizi Spa, dall’amministrazione e Soprintendenza di Firenze e dal Fondo Edifici Culto che ha la missione di assicurare la tutela, la valorizzazione, la conservazione (e non la degradazione) e il restauro dei beni", fanno sapere i frati agostiniani che, oggi come in passato, si dicono pronti a lasciare Firenze nel caso in cui l’ex Ferrucci (al cui interno ci sono affreschi e uno straordinario chiostro) venga destinata ad anziani benestanti invece che al rione alla città.