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Firenze, stop a nuovi Airbnb e affitti brevi in centro

L’annuncio del sindaco Nardella: “Mossa ardita ma siamo stanchi di annunci. Norma attiva da oggi, primo giugno”. Ecco cosa cambia

Nardella in conferenza stampa (Foto New Press Photo)

Firenze, 1 giugno 2023 – A Firenze stop a nuovi Airbnb e affitti brevi in centro. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella. Il Comune di Firenze in particolare adotterà un provvedimento per il divieto, non retroattivo, di utilizzare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi, tipici delle piattaforme come Airbnb e simili, in tutta l'area Unesco del centro storico. Sarà varata una delibera di giunta per introdurre una modifica al Piano operativo comunale. L'obiettivo è sostenere la residenza nel centro storico.

Quando scatta il divieto

"Da oggi, primo giugno, prevediamo in tutta l'area Unesco della città il divieto ad attivare nuove destinazioni d'uso residenziale per affitti turistici brevi. La misura non interessa immobili affittati con Airbnb, affittacamere, B&b, già attivi ma introduce il divieto per chi vorrà farlo". Così ha spiegato il sindaco Dario Nardella in conferenza stampa a Palazzo Vecchio. 

Cosa cambia per gli affitti a lungo termine

“Ci rendiamo conto che è una norma ardita - ha detto ancora il sindaco -, giuridicamente ardita, ma siamo consapevoli di poterla difendere giuridicamente. Se noi non proviamo a fare azioni politicamente dirompenti nessuno si dà una mossa: siamo stanchi di annunci, il problema è diventato strutturale”. Inoltre, ha annunciato Nardella, “useremo la leva fiscale per tutti coloro che vorranno collaborare e tornare indietro: i proprietari di immobili, attualmente destinati ad affitto breve, che vorranno tornare a fare affitti di lungo periodo, avranno da parte della nostra amministrazione un incentivo, l'azzeramento dell'Imu seconda casa per tre anni. Un appartamento medio in centro paga più di 2.000 euro all'anno di Imu seconda casa”.

Federalberghi: “Decisione condivisibile e positiva”

La decisione di inserire un nuovo divieto non retroattivo, come ha annunciato il sindaco di Firenze Dario Nardella, per gli affitti brevi nell'area Unesco del centro storico "è del tutto condivisibile e positiva”. Plaude allo stop il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi, secondo cui è giusto “cercare una soluzione per superare l’empasse in cui ci troviamo da tempo e che ci impedisce di riordinare la questione dell’accoglienza turistica, salvaguardando i centri storici e favorendo il ritorno della residenzialità”. Per Bechi “limitare le trasformazioni da immobili a uso residenziale a immobili residenziali destinati a locazione turistica è un segnale importante che speriamo venga colto anche dal governo nazionale, visto che la misura ipotizzata dal ministro sul minimo di due notti di permanenza appare destinata a non avere grande risultato. Bisognerà comunque pensare anche a trovare una soluzione al tema del turismo giornaliero, cioè di chi arriva in città senza pernottare, perché si parla di numeri importanti che di fatto apportano davvero poco in termini di ricchezza".