REDAZIONE FIRENZE

Airbnb, boom di iscrizioni Impennata prima dello stop

Dopo il diktat di Nardella 3.200 domande sulla piattaforma in un mese e mezzo

La rendita fa gola. Nonostante gli appelli dell’amministrazione comunale, delle associazioni di categoria e del Sunia, gli appartamenti trasformati in B&B continuano a crescere a dismisura. Poco più di un mese fa il sindaco Dario Nardella era stato tranchant: "Niente più affitti turistici nell’area Unesco". E per questo aveva annunciato una delibera che da settembre ne bloccherà la nascita. Il problema ora è un altro. Perché molti proprietari di appartamenti e fondi del centro, prima che il Consiglio comunale approvi la nuova norma (il che dovrebbe avvenire a settembre), hanno ben pensato di iscriversi nel regitro comunale.

Sono 3.200, dal primo giugno a ieri, i nuovi affittacamere fiorentini che ora sono arivati a circa 12.800. Numeri impressionanti, che dimostrano come sia impossibile bloccare un fenomeno che oramai ha preso piede, che dà un guadagno facile. E questo a scapito della residenza e dell’identità della città. In pratica, 60 proprietari al giorno fanno richiesta al Comune di poter trasformare la propria abitazione in una casa da affittare ai turisti a prezzi folli. Insomma, oltre ad esser diventato un mangificio, il centro di Firenze è diventato anche un dormificio per turisti, con quei pochi abitanti rimasti costretti a fuggire via sia per i prezzi (anche dei generi di prima necessità) che per quelli degli appartamenti, non più alla portata di tutti.

Su questi dati c’è la presa di posizione del capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale, Roberto De Blasi, che nella prossima riunione del Salone de’ Dugento presenterà un question time sull’argomento.

"Così si intende riportare la residenza in centro? – si chiede l’esponente grillini – Assolutamente no, semmai in autunno il Consiglio comunale voterà il provvedimento tanto acclamato dal sindaco, sarà troppo tardi, in area Unesco non ci saranno più appartamenti da destinare alla residenza perché il trend è assolutamente incontrollato.

A oggi, e solo ad oggi, sono 12.800 gli appartamenti nella nostra città iscritti al portale degli affitti brevi, quando a fine maggio erano 9.600. Così – conclude De Blasi – Dario Nardella avrà completato lo spopolamento del centro storico dai residenti senza possibilità di rimedio per il prossimo futuro".

E d’altronde, basta fare una ricerca su Airbnb per rendersi conto che la maggior parte delle case, in città, sono piene, indipendentemente dai prezzi che crescono a dismisura: per una notte, in centro, non si spende meno di 150 euro per una soluzione accettabile, ma si può arrivare fino a 400 euro per una casa con vista sull’Arno o su uno dei monumenti.

A.P.