MONICA PIERACCINI
Cronaca

Airbnb, nuove limitazioni a Firenze. Il plauso di sindaco e Sunia. Ma i B&B promettono battaglia

Fagnoni (Property Managers Italia): "Quella della regione è una norma incostituzionale". Confcommercio: "Soddisfazione per le modifiche approvate dal Palazzo del Pegaso"

Turisti a Firenze (New Press Photo)

Turisti a Firenze (New Press Photo)

Firenze, 6 marzo 2024 – Si ispira a quanto già fatto da Palazzo Vecchio per l’area Unesco la proposta di legge regionale di modifica al Testo unico del turismo, approvata ieri in giunta toscana, che "contempla la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di individuare, di concerto con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve di immobili per finalità turistiche, nel rispetto dei principi di stretta necessità, proporzionalità e non discriminazione". Plaude il sindaco Dario Nardella, ma anche gli albergatori e il Sunia, promettono battaglia invece i proprietari degli Airbnb, oltre 14.300 solo a Firenze.

"E’ una regolamentazione incostituzionale", afferma il presidente di Property managers Italia, Loirenzo Fagnoni. "Siamo al teatro dell’assurdo. Prima il Comune di Firenze e ora la Regione si arrogano poteri di cui non dispongono, invitando i singoli Comuni a decidere autonomamente su una materia che non li compete", sottolinea, annunciando che la categoria è pronta ad opporsi "in ogni sede", come già fatto nel caso del regolamento per le locazioni turistiche della giunta Nardella.

Che l’unico competente in materia sia lo Stato lo ribadisce anche Gianni Facchini, presidente dell’associazione Myguestfriend. "Se la stretta sugli airbnb messa in atto dal Comune di Firenze è perché non ci sono case per i residenti, allora perché in questa proposta di legge della Regione – fa notare – si consente agli alberghi di espandere la propria capacità ricettiva fino al 40 per cento in più utilizzando immobili residenziali posti nelle vicinanze? Delle due l’una. Siamo stufi di assistere allo spettacolo indecoroso delle amministrazioni che prendono provvedimenti senza avere poteri, solo per una questione di immagine".

Il direttore generale di Confcommercio Toscana esprime al contrario "piena soddisfazione per le modifiche al testo unico sul turismo approvate dalla Regione Toscana" e dichiara che "finalmente si mettono al centro le imprese e si pone un argine all’amatorialità in un settore che per continuare a competere a livello internazionale ha estremo bisogno di contenuti professionali, all’altezza delle richieste del mercato".

Per Cgil e Sunia, che hanno richiesto di regolare il fenomeno dell’airbnb anche al di fuori delle aree Unesco, si tratta di "un primo passo avanti relativamente alla regolamentazione degli affitti brevi su piattaforma nelle città ad alta vocazione turistica".

Positivo, poi, spiegano i sindacati in una nota, "che ci sia l’indicazione dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali del turismo, per le attività inerenti il settore, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative".

Ma è chiaro che per risolvere il problema dei centri storici invasi dagli affittacamere ci sia bisogno anche di politiche per la residenza ad iniziare dai servizi essenziali e da agevolazioni per i negozi di vicinato quasi del tutto scomparsi.