"Siamo un’associazione di ‘host’ e ‘guest’ per un’ospitalità responsabile. Abbiamo a cuore Firenze e crediamo in un turismo attento e sostenibile per tutti che crei relazioni tra le persone del territorio e gli ospiti, per cui diciamo con forza: Basta". L’associazione MyGuestFriend che raggruppa gli airbnb fiorentini, in occasione del G7 del Turismo, porta alla ribalta dell’opinione pubblica una lettera aperta per chiedere "di mettere fine a una campagna ideologica che copre in realtà gravi manchevolezze politiche, interessi lobbistici e che alimenta invidia e odio sociale". "Lo spopolamento dei centri storici delle città d’arte italiane, tra cui Firenze, è un fenomeno in corso da decenni, favorito dal decremento demografico e dalla ricerca di alloggi più confortevoli, vicini a servizi, uffici e verde. Non dipende dalle locazioni turistiche brevi" sottolinea il presidente Gianni Facchini. Tra l’altro per Facchini, combattere gli airbnb non significa combattere i grandi gruppi "perché l’80% degli host gestisce al massimo tre appartamenti e il 75% degli annunci airbnb è gestito in forma diretta da host non professionali, mentre solo il restante 25% da host professionali, i cosiddetti property managers". Infine, l’associazione ricorda l’impatto che il proprio settore ha sull’economia del territorio: "Se nel 2023 il Comune di Firenze (secondo solo a Roma per entrate da imposta di soggiorno) aveva incassato 69 milioni di euro dall’imposta di soggiorno, per il 2024, si parla di 77 milioni di euro, il 50% di questi potrebbe coprire il costo per la realizzazione della tramvia. E questo grazie anche alle locazioni turistiche brevi".
Rossella Conte