Un terzo Cin – oltre ai tradizionali due dei calici di spumante che tintineranno stasera allo scoccare della mezzanotte nelle case di tutti – segnerà l’avvio del 2025 che prevede una prima stretta sul mercato turistico delle locazioni brevi.
Tra le novità più rilevanti e che potranno contrassegnare il settore nell’anno che prende il via domani (e incidere sui flussi dall’estero), si pongono le nuove regole con la legge sugli affitti brevi per una maggiore sicurezza di chi arriva nelle strutture adibite a soggiorni ‘mordi e fuggi’, a partire appunto dall’obbligo di possedere l’ormai noto Cin, il codice identificativo nazionale da parte dei locatari. Da domani infatti, scatta la disposizione di esporre il codice all’esterno dell’immobile e in tutti gli annunci pubblicitari. Chi non lo fa rischia grosso: le sanzioni amministrative pecuniarie possono variare tra i 500 e gli 8.000 euro, a seconda della gravità dell’infrazione e delle dimensioni della casa.
Per la Toscana, e per Firenze in particolare dopo gli appartamenti dedicati alle locazioni brevi sfiorano quota 14mila, sarà una stretta non da poco. Il tutto in un clima tutt’altro che disteso dopo il secondo blitz nel giro di un pugno di settimane messo in atto dagli attivisti di ’Salviamo Firenze X viverci’, capeggiata da uno dei ’pasionari’ della sinistra toscana, Massimo Torelli, che la notte scorsa, nel capoluogo, hanno appiciato il classico adesivo giallo e nero da cantiere con la scritta “Rimozione ForXata“ su duecento keybox, le ormai note scatolette per le chiavi appese fuori dai palazzi storici e alcune delle quali trovate anche nelle pittoresche buchette del vino riscoperte di recente. "Non è un attacco alle keybox, ma a quello che rappresentano – la spiegazione di Torelli –. Continueremo a batterci, anche il prossimo anno, affinché ci siano impegni immediati da parte delle istituzioni. E non è solo una questione di affitti brevi, ma anche di studentati. Azione dopo azione portiamo alla luce i problemi dell’abitare in città".
"Siamo al lavoro, a stretto contatto con la Prefettura, per vietare l’utilizzo delle keybox in tutta la città – le parole dell’assessore al turismo di Firenze Jacopo Vicini che butta acqua sul fuoco – Lo abbiamo annunciato a metà novembre e stiamo lavorando per renderlo operativo". Poi sarà pugno duro ("Appena sarà in vigore il regolamento sarà concesso un breve tempo per togliere le keybox esistenti").
Con lo spalleggiamento della nuova legge regionale, al voto in Aula in una versione tuttavia assai più soft di come era stata inizialmente concepita, che punta a gestire con più regole il fenomeno dei flussi turistici Palazzo Vecchio si avvia a dar corpo, entro primavera, ai contenuti della delibera di indirizzo che "promuove un modello di turismo più sostenibile e vuol gestire i flussi e migliorare la qualità della vita dei residenti" in una città che chiude il 2024 a quota 15milioni di visitatori.
Oltre al divieto (reatroattivo: chi le ha già messe dovrà appunto toglierle velocemente) di utilizzo delle keybox in area Unesco dal 2025 il decalogo prevede, tra le altre cose, dei "limiti ai veicoli atipici" e cioè "interdizione per golf car e risciò" e lo stop "all’utilizzo di amplificatori e altoparlanti per le guide turistiche". Ma lo scontro sembra anche, e soprattutto, politico con il ministro Daniela Santanché che invita gli attivisti (la protesta da Firenze si è già allargata a Venezia, Milano e non solo) a Roma per confrontarsi ma sarcasticamente sembra pungere: "Ci troviamo a un tavolo. Se hanno idee migliori di quelle che abbiamo avuto noi, io sono pronta a confrontarmi". E poi: "Mai un governo ha messo mano alla regolamentazione. Noi siamo il primo governo ad averlo fatto. Ma qualcuno dimentica che la proprietà privata è sacra".