REDAZIONE FIRENZE

Airbnb, l’assist del colosso: "Affitti limitati nei centri storici. E basta con i lucchetti abusivi"

L’apertura della società ai Comuni nel corso del congresso annuale dell’Anci a Torino "Giuste le sfide legate al sovraffollamento in realtà come Firenze: ora serve una norma nazionale".

Airbnb, l’assist del colosso: "Affitti limitati nei centri storici. E basta con i lucchetti abusivi"

La recente protesta in città con gli adesivi rossi sulle keybox di alcune strade

"Un quadro normativo nazionale per gli affitti brevi che permetta alle città storiche di applicare regole proporzionate e mirate, laddove vi sia una chiara necessità, e una serie di iniziative concrete per uno sviluppo sostenibile del settore turistico".

L’assist che non ti aspetti è quello che arriva da Airbnb Italia che tende ufficialmente la mano ai Comuni per una gestione condivisa dei flussi in una fase storica in cui il fenomeno overtourism, a Firenze (dove di recente c’è stata una rivolta contro le keybox, i lucchetti di chiavi degli appartamenti appesi ai palazzi storici) ma non solo si è issato ben sopra l’ultimo livello di guardia.

Le proposte di cui sopra – certamente ascoltate con particolare attenzione da Palazzo Vecchio che, dopo la contestatissima delibera sulla limitazione degli affitti ha ora varato una crociata per il decoro – sono state avanzate dalla stessa società nel corso della quarantunesima assemblea annuale Anci a Torino, in cui è stato presentato un nuovo rapporto Nomisma sugli affitti brevi.

Lo studio rileva da un lato, come lo stock di abitazioni destinate al mercato turistico non abbia eroso l’offerta abitativa a livello nazionale. Dall’altro registra come la situazione dei centri storici delle principali città d’arte, dove la pressione turistica è significativamente più elevata e la penetrazione delle locazioni brevi superiore alla media, risulti più delicata e giustifichi la necessità di intervenire con strumenti legislativi.

L’analisi Nomisma commissionata da Airbnb sottolinea, in particolare, come quasi il 13% delle abitazioni italiane risulti vuoto oppure sotto utilizzato.

"Mentre le misure eccessivamente punitive adottate da città come New York o Barcellona non hanno affatto risolto i problemi abitativi locali, riconosciamo le sfide legate al sovraffollamento turistico nei quartieri storici di città come Firenze, Venezia e Roma, e sosteniamo la richiesta di un quadro normativo nazionale per gli affitti brevi basato su dati, che permetta ai sindaci di preservare i quartieri sensibili, tutelando al contempo il diritto delle famiglie di affittare occasionalmente la propria abitazione" sottolinea Valentina Reino, manager di Airbnb Italia. Airbnb è detta pronta a bilanciare i benefici dell’hosting con le esigenze uniche delle città storiche anche con interventi "per contrastare l’uso illegale di cassette portachiavi (keybox) in spazi pubblici come parchi o recinzion.

L’azienda sostiene inoltre "iniziative locali di educazione, volte a informare ospiti e host su linee guida e suggerimenti per essere buoni vicini e rispettare le città e le comunità locali in tutta Italia, come la campagna Enjoy Respect Florence".

Emanuele Baldi