Ottanta possibili postazioni per la vaccinazione di massa solo a Firenze, 240 allargando lo sguardo nell’hinterland, a tutto il Comitato arci fiorentino. Sono le case del popolo, che ieri si sono ufficialmente messe a disposizione per la campagna vaccinale. "Già dal primo lockdown molti circoli e associazioni Arci hanno dato il loro contributo per contrastare la pandemia – spiega il presidente di Arci Toscana Gianluca Mengozzi –. C’è chi l’ha fatto consegnando spesa e farmaci a domicilio, chi attivando servizi di supporto psicologico a distanza, chi organizzando il sostegno alimentare o la consegna gratuita delle mascherine o ancora realizzando iniziative culturali, doposcuola e formazione online, per sostenere le persone più sole. Queste iniziative proseguono, ma oggi si gioca una nuova partita e anche qui vogliamo dare il nostro contributo. Così, fin da subito, abbiamo dato la nostra disponibilità alla Regione e ai sindaci per individuare alcuni spazi delle case del popolo per tamponi e vaccini. Crediamo sia importante nei piccoli centri e nelle zone più isolate, ma siamo a disposizione ovunque". A oggi, fra le 1150 strutture presenti in Toscana, la Regione ha già scelto per le vaccinazioni tre Arci: a Bibbiena (Ar), Radicondoli (Si) e Rosignano (Li). A breve dovrebbero arrivare indicazioni anche sull’area fiorentina.
Intanto per i circoli restano le difficoltà. "Siamo tutti chiusi – spiega Mengozzi – con la sola eccezione di chi ha affidato la gestione a una realtà commerciale che paga l’affitto al circolo. Molti di noi sono in ginocchio, ma nonostante le difficoltà faremo la nostra parte, sostenendo la campagna vaccinale".
Lisa Ciardi