CHIARA CASELLI
Cronaca

Al Maggio l’Elisir d’amore. La Cavea s’illumina ancora: "Uno spazio fisso in estate"

Dopo il successo del ’Barbiere di Siviglia’ una nuova opera al teatro. Fuortes felice: "E’ un luogo piacevole e lo spazio ha un’ottima acustica".

L’opera in Cavea: l’estate scorsa la scommessa si è rivelata vincente, dunque si replica. La bellissima arena a cielo aperto sul tetto del Teatro del Maggio che nel luglio scorso ha ospitato il "Barbiere di Siviglia", tornerà quest’anno ad animarsi con un altro popolarissimo titolo: l’"Elisir d’amore" di Gaetano Donizetti.

La prima è il 7 luglio alle 21, con repliche il 9, 11 e 14. "Siamo molto felici – dichiara il sovrintendente Carlo Fuortes - di presentare anche quest’anno un’opera in forma scenica nella Cavea del nostro Teatro. Uno spazio estivo che potrà essere frequentato dai cittadini e dai molti turisti che visiteranno Firenze e la Toscana. La Cavea diventerà in futuro uno spazio fisso dell’offerta estiva di spettacolo del nostro teatro, anche in considerazione della piacevolezza del luogo e dell’ottima acustica dello spazio che non richiede nessuna amplificazione elettronica del suono dell’orchestra, del coro e dei cantanti".

A salire sul podio sarà Alessandro Bonato, già alla guida dell’Orchestra del Maggio nel novembre scorso e recentemente nominato direttore stabile dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. La parte di Adina è affidata a Lavinia Bini, Nemorino è Antonio Mandrillo, Belcore è Hae Kang, Giannetta è Aloisia de Nardis e Roberto De Candia veste i panni di Dulcamara.

L’allestimento, realizzato da Roberto Catalano in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano, è nuovo e si avvale della collaborazione di Emanuele Sinisi, Ilaria Ariemme e Oscar Frosio per scene, costumi e luci.

Catalano, regista di origine palermitana da sempre dedito all’opera, ha pensato a uno spazio che dialogasse in piena sintonia col luogo aperto della Cavea e del suo nuovo palcoscenico: una sorta di parco urbano contemporaneo. Sulle note iniziali appare la protagonista Adina che gioca, ancora bambina, su una delle altalene del parco.

Poco dopo la si ritrova adulta ma ancora capricciosa, a sfogliare il libro dove si narra la storia del filtro amoroso bevuto da Tristano che dà spunto all’intera vicenda. Una storia che non lesina tratti comici e frizzanti, imbrogli esilaranti ma offre anche elementi di malinconia, come nella celebre aria del tenore "Una furtiva lagrima". I biglietti saranno in vendita a partire da oggi.

Chiara Caselli