BARBARA BERTI
Cronaca

Al Mandela dove tutto è iniziato. Gabbani: "Sanremo senza ansia. Una sera mi sono scordato i calzini"

Il 15 marzo da Firenze inizia ’Dalla tua parte tour 2025’. L’artista: "Su quel palco grandi emozioni. La musica è la mia forma d’espressione: l’ultimo album è più introspettivo perché cerco la pace dei sensi".

"Non finirò mai di crescere: mi piace l’idea di essere in continua evoluzione, in movimento. Le mie canzoni solitamente sono un ritratto del momento che sto vivendo". Parola del cantautore toscano Francesco Gabbani che, dopo il suo quarto Sanremo, è pronto per abbracciare i fan con una lunga tournée, ’Dalla Tua Parte Tour 2025’ in giro per l’Italia partendo dal Mandela Forum di Firenze il prossimo 15 marzo (ore 21). Le altre date toscane: il 9 luglio a Pistoia, il 16 agosto a Forte dei Marmi e il 7 novembre a Livorno (biglietti: punti prevendita di Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it, 055.210804).

Il palazzetto fiorentino porta bene?

"(Ride, ndr) Partire da Firenze è un felice caso. Non sono io che organizzo le date ma sono molto contento di tornare ai live da quel palco che nel 2018 è stato il mio primo palazzetto. Era il 20 gennaio, arrivavo da un anno di successi con ’Occidentali’s Karma’ e per festeggiare insieme al pubblico ci fu quella bellissima serata al Mandela. È un ricordo ricco di grandi emozioni. Non vedo l’ora di salirci nuovamente con un bagaglio ancora più importante: proporrò le canzoni più significative della mia carriera e presenterò quelle dell’ultimo disco".

’Dalla Tua Parte’ è il nuovo album, il sesto in studio. Per lei una nuova fase artistica?

"Direi un nuovo passo nel mio percorso di crescita. La musica è espressione di ciò che sono, nel bene e nel male. E quindi la musica cambia con la mia crescita personale. In questa fase, quello che c’è di nuovo è che sono più proiettato verso l’interiore, cerco – come direbbero gli orientali – la pace dei sensi. Con il passare degli anni, provo ad andare sempre più a fondo, ma non manca mai in mezzo a tutto ciò l’aspetto divertente, provocatorio e ironico che guida anche la mia analisi della società".

E in questa società l’ambiente che ruolo ha per lei?

"Molto importante, sposare i temi ecologici mi viene naturale. Sono nato e cresciuto a contatto con la natura, il territorio apuano, poi, è così ricco: ci sono le montagne e il mare in pochi chilometri, una bellezza. Il legame che ho con la natura, e che nel corso degli anni si è fortificato sempre più, mi porta a difendere e preservare l’ambiente anche attraverso quello che faccio, ovvero la mia musica".

La classifica di Sanremo 2025 non coincide con quella delle vendite dove è ai primissimi posti con la sua ’Viva la vita’. Ma al di là dei numeri, che festival è stato?

"Ho vissuto l’ultimo Sanremo come un’avventura personale, una settimana di grande entusiasmo, una festa continua senza ’l’ansia da prestazione’ che, invece, era più marcata nelle edizioni passate".

Ci racconta un dietro le quinte dell’ultimo festival?

"Una sera ho cantato senza calzini, l’orlo dei pantaloni era giusto e non si è notato niente. Ma solo in camerino mi sono accorto che avevamo dimenticato i calzini. E con le scarpe nuove non è stato molto comodo, forse mi ha aiutato a fare meglio gli acuti (ride, ndr)".

All’Eurovision Song Contest parteciperà un toscano, Lucio Corsi: lei che ha già vissuto l’eperienza che cosa gli consiglia?

"È bravissimo, ha un’autenticità e una purezza così rare che posso soltanto mandargli l’in bocca al lupo. Si merita questa esperienza. Un pronostico? All’Eurovision fare previsioni è difficilissimo visto anche il meccanismo di voto. Ma sono sicuro che Lucio lascerà il segno".