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’Segni particolari’, la stagione del Teatro Manzoni di Calenzano, propone stasera e domani (ore 21) il doppio monologo ’Noi, soli...
’Segni particolari’, la stagione del Teatro Manzoni di Calenzano, propone stasera e domani (ore 21) il doppio monologo ’Noi, soli – Oberto e Maria’, spettacolo prodotto da La Macchina del Suono. Un testo dello scrittore Marco Vichi, interpretato e diretto da Lorenzo Degl’Innocenti, che esplora in profondità due solitudini contemporanee, quelle di Oberto e Maria. In particolare, nel primo monologo, Oberto è un uomo intrappolato nelle proprie nevrosi, mentre si prepara a una cena per dodici amici, il cui carico emotivo riporta a galla ricordi dolorosi della sua infanzia. La figura della madre autoritaria e soffocante, interpretata dalla voce fuori campo di Lella Costa, emerge come il motivo predominante della sua solitudine. Nel secondo quadro, invece, Maria racconta la vita di donna divisa tra i ruoli di figlia, madre e donna arrabbiata con il mondo. La sua solitudine, anche in questo caso, si intreccia con il rancore verso la madre e con la frustrazione che nasce dal confronto con la lettera di suo figlio. Maria riflette con amara lucidità sul suo passato e sul presente, dando voce a una rabbia inarrestabile che scava nel suo cuore. Questo secondo monologo trae spunto dal racconto ’Vade retro’, che nella versione originale faceva sentire la presenza di uno sguardo pietoso e spietato, quello di Pasolini, che osservava la rovina del sottoproletariato inurbato. Oggi, nell’intenzione di chi ha curato la messa in scena, il testo assume invece una dimensione più contemporanea, mettendo in scena la solitudine tecnologica che segna il nostro tempo.
S.N.