Hanno alle spalle studi differenti, ma ora si mettono tutti insieme in gioco per diventare i manager del domani, o meglio i ‘future planner’, professionisti in grado di cavalcare il cambiamento individuando le migliori soluzioni in scenari mutevoli e incerti. Si chiama ‘Navigare il futuro’ il corso di alta formazione che vede insieme Università di Firenze, Fondazione Hillary Merkus Recordati e Dynamo Camp. Venti i promettenti giovani in rampa di lancio: sono laureandi, laureati o dottorandi. C’è chi ha fatto Medicina, chi Storia dell’Arte, chi Economia o Ingegneria. Ad attenderli, adesso, ci sono cinque fine settimana durante i quali "impareranno ad imparare" e acquisiranno quegli strumenti per affrontare al meglio le sfide di un mondo sempre più tecnologico e interconnesso.
La novità è stata presentata ieri nell’aula magna del rettorato. Alla tavola rotonda, preceduta dai saluti della rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci e dell’assessora all’Educazione del Comune di Firenze Benedetta Albanese, hanno partecipato tra gli altri Andy Bianchedi, presidente Fondazione Hillary Merkus Recordati e Roberta Lanfredini, docente di Filosofia teoretica ad UniFi e responsabile scientifico del progetto. Il camp si svolgerà da ottobre a dicembre: il primo incontro a Firenze, mentre gli altri alla Fondazione Dynamo Camp a San Marcello Piteglio (Pistoia). E il miglior progetto scaturito dalle venti menti, suddivise in quattro gruppi, otterrà la bellezza di 50mila euro. Non solo. La Fondazione Hillary Merkus Recordati approfondirà con gli studenti l’eventuale opportunità di inserimento all’interno delle aziende ad essa collegate. Tra i criteri di selezione? Il grado di apertura mentale, l’intraprendenza, ma anche l’empatia e la socialità. In cattedra, docenti dai profili più diversi: un sanscritista e studioso di storia delle religioni orientali, un linguista e un economista, con l’apporto di due filosofi facilitatori, i quali avranno la funzione di far dialogare prospettive disciplinari differenti.
Tra i giovani che hanno vinto il bando, ecco Giulia Mozzini, 28 anni, laureanda in Storia dell’Arte. "Mi piace l’idea di lavorare in gruppo, tra giovani con studi diversi", dice. Mirko Borsi, 28 anni, è laureando in Ingegneria per la sostenibilità. "Del corso - spiega, - mi ha attratto la possibilità di apprendere un modo di pensare, di rispondere al cambiamento e alla complessità del mondo odierno". Ha 25 anni Alice Graziani, laureata in Medicina. "Punto ad acquisire quelle competenze che durante l’Università non abbiamo potuto avere", sorride. Giovanni Berti, 26 anni, è laureato in Economia dello sviluppo e sta per terminare gli studi anche in Mediazione interculturale. Ha esperienza di docente: "Proprio in classe mi sono reso conto di quanto un approccio interdisciplinare possa fare la differenza".
Elettra Gullè