REDAZIONE FIRENZE

Coronavirus: a Firenze solo il 35 per cento degli alberghi sono aperti

In Toscana andamento negativo per le città d'arte, meglio la costa

Albergo

Firenze, 17 agosto 2020 - Boccata di ossigeno ad agosto per la costa toscana, mentre continuano a soffrire le attività economiche delle città d'arte per le quali non c'è ancora ripresa. "A Firenze, al pari delle altre città d'arte italiane, continua una situazione di grande disagio e difficoltà - spiega Francesco Bechi presidente di Federalberghi Firenze - Attualmente è aperto solo il 35-40% delle strutture alberghiere, di cui alcune aperte solo in parte e il tasso di occupazione è intorno al 30%: è evidente che siamo in una fase di grande difficoltà e siamo preoccupati per la tenuta dei posti di lavoro".

Per Franco Marinoni, direttore Confcommercio Toscana il turismo "sta andando molto bene sulla costa toscana, mentre le città d'arte come Firenze, Siena, Arezzo e Lucca sono in grande sofferenza. La situazione è meglio del previsto per le località costiere e peggio delle previsioni per le città d'arte. Speriamo che settembre consenta di invertire la rotta". Per il direttore di Confcommercio Toscana inoltre la decisione di chiudere le discoteche in tutta Italia è "la più facile, ma non la più corretta. Significa spostare il problema altrove".