
Alberi, il comitato di tutela attacca il Comune: "Pino salvato a Calenzano? Sesto prenda esempio"
SESTO
Il Comitato Tutela Alberi Sesto Fiorentino torna a bacchettare l’amministrazione sestese prendendo spunto da un fatto avvenuto nel Comune limitrofo. L’occasione per un nuovo J’accuse è data dalla svolta della vicenda del maxi pino di via Larga per il quale era stato disposto l’abbattimento per motivi di sicurezza e che, invece, non sarà tagliato. "Il sindaco di Calenzano – sottolinea il comitato - dopo aver ottenuto il parere da una perizia che suggeriva l’abbattimento a seguito di un’analisi tecnica approssimativa, si è trovato il dilemma se ascoltare i cittadini che chiedevano una valutazione approfondita oppure agire di motosega. Il risultato è evidente: il sindaco ha fatto un passo indietro consentendo una seconda valutazione che non solo ne ha determinato la salvezza del pino ma ha anche individuato le modalità con cui debba essere curato". L’episodio conterrebbe un insegnamento "che se il cittadino esprime esigenze, diritti, richieste dirette e pressanti quando in gioco è il verde pubblico e il loro sindaco le recepisce in modo oggettivo nel segno di una prassi virtuosa della gestione di territorio e dell’ambiente, non arroccandosi offeso e indispettito, si crea quella sinergia che rende viva la comunità. Se così non è, i cittadini diventano utenti mentre i sindaci si trasformano in personaggi privi di credibilità come i loro programmi elettorali dove annunciano politiche "green" e in nome di "zero consumo suolo" fanno sparire intere porzioni, ettari di verde. A Sesto Fiorentino il caso dell’Area Ginori è sotto gli occhi di tutti, perfettamente in linea con l’espianto dei tigli di viale XX Settembre che mai dimenticheremo". A Sesto – conclude il comitato – "non abbiamo mai visto un passo indietro. A Calenzano, almeno una volta lo abbiamo visto".
S.N.