Lorenzo Ottanelli
Cronaca

Albero sullo scuolabus, famiglia col fiato sospeso. Salvi quattro fratellini: “A scuola non torniamo”

Erano saliti insieme sul pulmino per andare a lezione. La mamma: “Mi hanno chiamato i vigili e sono corsa subito in ospedale”

Firenze, 14 gennaio 2025 – “Mi hanno detto: mamma, non vogliamo più andare a scuola”. Francesca, la mamma di quattro degli otto bimbi che erano sul bus centrato dall’albero ieri mattina a Rignano, sta smaltendo la paura insieme ai suoi piccoli. E che spavento, per tutti, per fortuna senza conseguenze fisiche visto che i quattro fratellini, dai 10 ai 3 anni, hanno riportato soltanto graffi e qualche ematoma. “Meno male non è successo molto di più, poteva andare peggio”, aggiunge Francesca che poi racconta: “Stamattina alle 8,43 (ieri mattina, ndr) mi ha chiamato il maresciallo dei carabinieri per dirmi che i miei figli erano rimasti coinvolti in un incidente con lo scuolabus. È stato un momento terribile e non sapevo come muovermi. Mio marito è andato subito sul luogo dell’incidente, che è vicino alla nostra casa, e così io sono rimasta anche senza macchina. Fortunatamente all’ospedale mi ha accompagnato mio zio”.

Lo scuolabus distrutto dall'albero che ha ceduto (Fotocronache Germogli)
Lo scuolabus distrutto dall'albero che ha ceduto (Fotocronache Germogli)

Un viaggio verso l’ospedale pieno di angoscia e paura, in contatto con il marito che cercava di tranquillizzarla perché aveva potuto vedere con i suoi occhi la paura dei piccoli, ma anche le loro buone condizioni, accertate poi dai sanitari del pronto soccorso di Ponte a Niccheri e al Meyer. I figli di Francesca sono stati tutti trasportati all’ospedale di Bagno a Ripoli.

“I medici del Santissima Annunziata ci hanno detto che i bambini stavano abbastanza bene e infatti hanno soltanto qualche ematoma ed escoriazione – continua la mamma – Uno era seduto dietro l’autista e ha i segni dell’incidente sulla mano e sulla fronte, mentre un’altra sotto lo zigomo e sulla spalla. Gli altri due hanno solo qualche ematoma. Mi hanno detto di tenerli 72 ore sotto osservazione, ma niente di più. Solo per la più piccola mi hanno consigliato una visita oculistica al Meyer”.

È successo tutto vicino casa. Al momento dell’impatto lo scuolabus aveva percorso poca strada ed i bambini erano saliti sul bus da pochi minuti. “Tra l’altro l’autista è molto bravo, anche con i bambini, e il tragitto da casa nostra alla scuola è breve, quindi alle 8,30 dovevano già essere in classe – continua la mamma dei fratellini – I più grandi vanno alle elementari, i due più piccoli frequentano la scuola dell’infanzia. Verso le 9 ho ricevuto la telefonata di una maestra che mi chiedeva come stessero i bambini. Aveva saputo la notizia e con lei ci siamo aggiornate verso le 14, quando siamo tornati a casa, mentre l’insegnante dell’infanzia non sapeva niente, l’ho dovuta informare io”.

Già dal primo pomeriggio il ritorno a casa. I bambini sono stati tutti dimessi, sia i quattro fratellini, sia gli amici, anche quelli che sono finiti al Meyer per gli accertamenti.

“Ora il bimbo di 5 anni continua a raccontarmi dell’albero che è caduto sul pulmino, perché lo ha colpito – ripete Francesca prima di tornare a dedicarsi ai suoi figli – È stata una giornata complicata, fortunatamente alla fine è andata meglio di come avrebbe potuto”.