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"Alberti Dante, vogliamo la sede in centro" Genitori, studenti e docenti fanno quadrato

La replica del consigliere Fratini: "Non è un problema di soldi, ma di spazi"

"Alberti Dante, vogliamo la sede in centro" Genitori, studenti e docenti fanno quadrato

Studenti, genitori e professori. Tutti insieme per chiedere una soluzione al liceo Alberti-Dante. Si è svolto ieri un presidio in Consiglio comunale anche se va detto che il Comune di Firenze non ha competenza diretta (la responsabilità è della Città metropolitana): l’idea era comunque avere un confronto perché Palazzo Vecchio ha comunque sempre dato attenzione alla vicenda. E così una delegazione dell’Alberti è stata ricevuta dai capigruppo. "Da qualche anno l’Alberti-Dante è sparpagliato in più sedi - ha commentato uno dei genitori, Manuela Bigi -. Quest’anno siamo riusciti ad avere l’attivazione di aule in più, con una sede nuova in via Chiantigiana. Ma la dislocazione in più sedi crea problemi: ci sono sezioni in piazza della Costituzione, via San Gallo, via Magliabechi ovvero vicino Santa Croce e appunto in via Chiantigiana. I ragazzi sono in difficoltà, così come lo sono i professori. C’è un disagio che riguarda la logistica ma anche sociale. Noi da anni cerchiamo una sede in centro, vorremmo un polo unico artistico. Sappiamo che la competenza è della Città metropolitana ma abbiamo voluto parlare anche col Comune".

"Il consigliere Fratini, delegato della Città metropolitana, da quando ha la delega si sta impegnando per trovare soluzioni e spazi", il commento dell’assessore all’educazione Sara Funaro. E in effetti la Città metropolitana sta facendo il massimo. Ma non è facile. "Io ho già fatto sette incontri con le rappresentanze istituzionali dell’Alberti-Dante - ha spiegato Fratini (foto) -. E abbiamo investito perché ad esempio abbiamo speso ora 250mila euro di manutenzione su via Magliabechi e via San Gallo. In via Magliabechi sono finiti ora i lavori sulle facciate e sulla terrazza che era pericolante. Voglio rassicurare: da parte nostra non c’è la volontà di decentrare, il liceo artistico deve stare nel centro storico. Quindi nessuno eliminerà le sedi di via Magliabechi e via San Gallo, anzi cerchiamo di renderle migliori". Sull’ipotesi di un unico plesso "trovare uno spazio del genere in centro è molto complesso. L’unica opzione era l’ex Palazzo del Sonno: noi ci siamo andati, abbiamo fatto verifiche, ma ci siamo resi conto che non era una pista percorribile perché ad esempio le scale sono troppo strette per le scuole e quindi rifare tutto non era fattibile. Non è un problema di risorse: durante il Covid di risorse ce n’erano. Il problema è lo spazio".

Niccolò Gramigni