Molto felice di tornare a Campi, nel teatro diretto dall’amico Piero Pelù con cui nell’anno della pandemia abbiamo proposto lo spettacolo ’A riveder le stelle’, conducendo il pubblico alla scoperta di Dante, il poeta che inventò l’Italia. Perché l’Italia non è nata dalla politica bensì dall’arte e dalla cultura e Firenze ne è la patria morale". Così Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore, che domani al TeatroDante Carlo Monni sarà protagonista con il suo libro ’Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia’ (Harper Collins, 2024) – alle 18,30 nel foyer del teatro in dialogo con il filologo Enio Bruschi – e con lo spettacolo (ore 21) ’Il duce delinquente’, con la partecipazione di Moni Ovadia (insieme nella foto) e le musiche dal vivo di Giovanna Famulari.
La Bibbia e il Duce, due argomenti lontani... "In entrambi i casi, però, racconto le nostra identità. Come spesso faccio nelle mie opere. Per esempio ho parlato del Risorgimento nel libro ’Viva l’Italia!’, della prima guerra mondiale in ’La guerra dei nostri nonni’, del ventennio fascista in ’Mussolini il capobanda’ da cui poi è nato lo spettacolo teatrale ’Il duce delinquente’. Perché ho cambiato titolo? Me l’hanno consigliato, chi si occupa di ordine pubblico in Italia mi hanno detto che era meglio cambiarlo".
Un titolo forte... "La mia idea su Mussolini è molto severa. In Italia c’è ancora un’immagine deformata del duce: ci sono pochi, non pochissimi, fascisti convinti e ci sono tanti, non tantissimi, antifascisti. La mentalità comune pensa che Mussolini sia stato uno statista, almeno fino alle leggi razziali del 1938, quando è impazzito e si è schierato con Hitler. Invece, già molto prima aveva provocato la morte violenta di quasi tutti i capi delle opposizioni. Anche la guerra non è stata un impazzimento senile, ma è insita nel fascismo stesso: l’idea di aggredire gli altri popoli, di imporre una razza su un’altra fa parte del suo Dna".
Racconta le nostre radici anche nella Bibbia? "Le pagine della Bibbia sono l’origine della nostra cultura, le radici dell’identità italiana, cristiana, occidentale. È anche un fondamentale strumento per aver ispirato la grande arte, soprattutto la nostra: pensiamo a Giotto, a Michelangelo, a Raffaello che ci hanno lasciato delle opere straordinarie che nascono dalla Bibbia. Poi nei personaggi biblici ci possiamo immedesimare tutti: chi non ha mai provato invidia come Caino? Chi non ha mai affrontato una grande sfida come Davide?".
Quando ci saranno le nuove puntate di ’Una giornata particolare’ su La7? "A gennaio ci saranno tre speciali dedicati alla grande bellezza, alle grandi donne e alle grandi battaglie, mentre in primavera quattro puntate dedicate alla Bibbia".