Firenze, 12 settembre 2022 - Alessio Di Giulio, il consigliere della Lega nonché capogruppo del Carroccio al Quartiere 3 di Firenze, è stato querelato per il video selfie in cui si mostra davanti a una donna e dice: "Vota Lega e i rom spariranno dalle strade". La denuncia-querela "contro questo atto razzista" è stata presentata dall'associazione Ucri - Unione delle Comunità Romanés in Italia, alla questura di Roma. Lo ha annunciato il presidente dell'associazione, Gennaro Spinelli, a margine del presidio 'contro l'istigazione all'odio razziale' tenutosi nel pomeriggio di lunedì 12 settembre in piazza della Signoria a Firenze ed al quale hanno partecipato oltre un centinaio di persone.
"Di Giulio deve essere cacciato, si deve dimettere dal suo ruolo perché non è possibile avere un consigliere seppur di zona con questo tipo di azioni, questa non è politica - ha continuato il presidente dell'Ucri -. Siamo a Firenze per manifestare il dissenso assoluto contro questo tipo di politica che attacca le persone, fatto sulla pelle delle persone, in questo caso sulla pelle di una donna rom, una persona indifesa, presa di bersaglio di un attacco verbale e psicologico".
Al presidio, allo slogan 'Io non ho paura', è intervenuta anche la donna protagonista del video che ha tenuto in mano proprio un cartello con la scritta 'Io non ho paura'. Per Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune: "Il capogruppo della Lega al Quartiere 3 deve dare le dimissioni. Non pretendiamo di conoscerlo e non ci interessa strumentalizzare la vicenda. Ma una persona con un ruolo istituzionale non può fomentare il peggio del pregiudizio sociale e dell'odio verso altre persone. Tanto più in una città in cui le destre non hanno sostenuto la richiesta di istituire un momento di ricordo del Porrajmos, la strage nazifascista verso rom, sinti e caminanti, che ogni anno si tiene al Giardino dei Giusti di Firenze. Abbiamo chiesto esplicitamente alla giunta comunale di prendere una posizione, ma è arrivata la semplice, giusta e dovuta condanna. Non basta".
"Condanniamo qualsiasi gesto che possa indurre a innescare l'odio raziale - ha detto Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio presente con una delegazione del gruppo -. È ancora più deplorevole che tutto questo avvenga durante la campagna elettorale e quando le condizione del paese sono in un momento di grande difficoltà". Al presidio hanno partecipato diverse altre associazioni.