SANDRA NISTRI
Cronaca

Alessio e Rossella, l’ultimo saluto: "Papà, ti vorrei ancora qui con noi"

Chiesa stracolma per i funerali di madre e figlio. Lo strazio della figlia di Alessio Anzaldo e il ricordo della famiglia

I funerali nella chiesa di Quinto (Fotocronache Germogli)

I funerali nella chiesa di Quinto (Fotocronache Germogli)

Firenze, 10 gennaio 2024 – Rossella e Alessio insieme per l’ultimo viaggio, come tante volte lo erano stati nella vita, ma questa volta il vuoto che hanno lasciato è enorme. C’era un silenzio profondissimo, ieri pomeriggio, nella chiesa di Santa Croce a Quinto che ha ospitato i funerali di Rossella Cirri 66 anni e Alessio Anzaldo, 46, madre e figlio che se ne sono andati a pochissime ore di distanza negli ospedali in cui erano ricoverati, Careggi lei e Borgo San Lorenzo lui. Centinaia di persone si sono strette attorno ai familiari, Alberto il marito di Rossella e padre di Alessio, la compagna di Alessio Elisabetta e i loro figli Olivia e Gabriele.

Una vicinanza fatta di carezze e abbracci compreso quello, che i compagni di scuola ed amici dei due piccoli hanno dato loro in chiesa. A celebrare le esequie il parroco di Santa Croce a Quinto padre Lazzaro Kulandajrai insieme a don Matteo Perini, parroco di San Pietro a Vaglia dove risiedeva Alessio: "Non riusciamo a capire quello che è accaduto – ha detto padre Lazzaro – ma sappiamo che le anime dei giusti sono nelle mani di Dio come ci ha detto la prima lettura del Libro della Sapienza. Ecco, ora Alessio e la mamma Rossella sono insieme nelle mani di Dio. Rossella si dedicava al prossimo: la Vigilia di Natale era a consegnare panettoni ai poveri che vivono per strada, Alessio era uno sportivo, amava la natura e aveva voluto che i figli crescessero in campagna e questa è una cosa bella".

In chiesa erano presenti alcune delegazioni di realtà sportive legate al rugby, compresa quella del Sesto Rugby dove Alessio, rugbista molto noto nell’ambiente, aveva concluso la sua carriera. Schierati con le loro divise rosse poi tanti volontari della Croce Rossa Italiana – Comitato di Firenze: Rossella infatti operava come volontaria dell’Unità di strada sul territorio di Sesto. Sulla sua bara, oltre alla divisa, era stata posata una targa di ringraziamento del Comitato fiorentino della Croce Rossa per il suo impegno. Prima della conclusione del rito a rendere insostenibile la commozione dei presenti è stata la lettera indirizzata al padre Alessio dalla figlia: "Papà – ha detto circondata dagli amici - avrei tanto voluto che tu continuassi a stare con noi e non so perché te ne sei dovuto andare ma ti terrò sempre qui e qui". Frase detta indicando la testa e il cuore. Dopo di lei lo straziante ricordo di Alessio e Rossella pronunciato da una cugina e nipote: "Alessio tu eri per me il mio fratellino e io la tua sorellina – ha sussurrato tra le lacrime - da piccoli stavamo sempre insieme. Poi da più grandi passavamo ore al telefono e tu mi raccontavi le tue avventure amorose fino al grande amore con la tua Lizzie. Mi chiedevi sempre di non raccontare nulla a tua mamma che puntualmente mi chiedeva cosa ci fossimo detti. E ora sono sicura che tu le avrai chiesto ‘ma mi hai seguito anche qui?". Alla fine da padre Lazzaro è arrivato l’appello alla comunità a stare vicino ai familiari di Alessio e Rossella: appello subito accolto dai tanti che, alla fine della celebrazione, hanno cercato di consolare Alberto in preda alla disperazione.

Intanto, proseguiranno anche gli accertamenti per chiarire le cause della morte di madre e figlio: su Rossella è stata effettuata l’autopsia che avrebbe constatato la presenza del virus influenzale H1N1 mentre la morte di Alessio sarebbe dovuta a sepsi streptococcica con la presenza incidentale dello stesso virus. La compagna ha presentato una denuncia ai carabinieri chiedendo di approfondire le indagini. L’azienda sanitaria, esprimendo "la propria vicinanza al dolore della famiglia, ricorda "che il riscontro diagnostico viene eseguito, solo quando non sono chiare le cause di morte o per rispondere a quesiti scientifici. In questo caso la diagnosi è comprovata da specifici dati di laboratorio e di diagnostica strumentale, dati tutti concordanti con il quadro clinico".