Firenze, 14 dicembre 2021 - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato al Quirinale gli attestati d'onore di «Alfiere della Repubblica» conferiti per il 2019, 2020 e 2021 a ragazze e ragazzi che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti giovani meritevoli presenti nel nostro Paese. I premiati si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà. Accanto agliaAttestati d'onore, Mattarella ha riconosciuto il merito di alcune iniziative collettive assegnando loro delle targhe. Ecco i giovani toscani premiati.
David Fabbri, di Vicchio, “per l'impegno contro il bullismo, per essere riuscito a trasformare la violenza subita in uno sforzo creativo, di denuncia e sensibilizzazione”. Il suo cortometraggio sulla violenza nel mondo giovanile ha vinto un concorso scolastico e ora è diventato anche un libro.
Ha ricevuto l'attestato di Alfiere della Repubblica anche Maria Sole Franceschi, residente nel capoluogo toscano, “per l'impegno volontario nel comitato della Croce Rossa di Firenze. Oltre al prezioso lavoro al centralino, nodo nevralgico nella rete degli interventi di assistenza, molto importante è stato il contributo, di creatività e competenza sui social dell'associazione per far conoscere i corretti comportamenti al fine di ridurre il rischio di contagio e per incoraggiare alla donazione del sangue”.
Rebecca Lucchesi, di Bagni di Lucca in provincia di Lucca, è stata riconosciuta Alfiere “per l'energia e la creatività con cui svolge il suo servizio di volontariato, essendo diventata un punto di riferimento per un gruppo di giovani e per l'intero comitato della Croce Rossa. Le sue abilità informatiche le hanno anche permesso di innovare la comunicazione e quindi di coinvolgere maggiormente l'intera comunità di riferimento”.
Federica Mauro, di Arezzo, “per aver scoperto che la pittura può essere più forte della sua condizione di difficoltà”. Così i settecento anni dalla morte di Dante sono diventati occasione per manifestare una potenzialità espressiva, altrimenti nascosta.
Da Arezzo anche gli «Under 16» dell'associazione Futuro Aretino (ha ritirato l'attestato Chiara Pannilunghi). I giovanissimi dell'associazione Futuro Aretino sono stati promotori di diverse iniziative per contrastare la cultura dello sballo. La loro azione di volontariato si è orientata a sensibilizzare i coetanei sui danni prodotti dall'abuso di alcool, di droghe, di comportamenti nocivi per la salute propria e per quella degli altri. Sono state realizzate, con successo, tre feste a tema all'insegna del divertimento «pulito»: il fatto che l'organizzazione fosse nelle mani di coetanei ha dato una forte pinta per la messa al bando di comportamenti devianti.