
La copertina
Firenze, 12 marzo 2025 - Nel cuore dell’aristocrazia russa di fine Ottocento, tra sfarzo e rigide regole di etichetta, si muove la figura affascinante di Alexandra Ilarionovna Shuvalov, nata Vorontzov-Dashkov. La sua storia, raccontata nel libro "Alla Corte degli ultimi Zar", scritto da Alessandra Bovio Torrigiani Malaspina, ci porta dentro un mondo ormai scomparso, fatto di balli, ricevimenti e legami profondi con la famiglia imperiale. Nata nel 1869 a Gomel, allora parte dell’Ucraina zarista, Alexandra crebbe in un ambiente privilegiato, figlia di Ilarion Ivanovich Vorontzov-Dashkov, influente Ministro di Corte di Alessandro III. Fin da bambina condivise momenti di gioco e mondanità con lo zarevich Nicola, futuro Nicola II, e la Granduchessa Xenia. Un’educazione che la preparò a un ruolo di primo piano nella società dell’epoca, ma che non la preservò dalle tragedie della Storia. Il matrimonio con Pavel Pavlovich Shuvalov, uomo che lei stessa definì il più intelligente mai conosciuto, la portò prima a Odessa, dove il marito divenne Governatore, e poi a Mosca. Ma nel 1905, la sua vita subì un duro colpo: Pavel Pavlovich venne assassinato, lasciandola sola con i figli. La Rivoluzione Russa le impose una nuova sfida, e proprio il suo luogo di nascita, Gomel, si rivelò una salvezza: grazie a questa coincidenza riuscì a ottenere un passaporto per sé e cinque dei suoi figli, fuggendo dalla Russia in tumulto. Attraverso le memorie di Alexandra, il libro di Alessandra Bovio Torrigiani Malaspina non solo ci regala un ritratto vivido della corte zarista e della vita aristocratica dell’epoca, ma intreccia la grande Storia con l’intimità di una donna divisa tra privilegi e doveri, tra devozione allo Zar e il dramma di un mondo in dissoluzione. Un lavoro che si inserisce nella passione dell’autrice per la cultura e la conservazione della memoria storica, attività che l’hanno vista impegnata nel fundraising per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e nella gestione dell’Archivio di famiglia. Con una scrittura elegante e coinvolgente, Alla Corte degli ultimi Zar ci invita a scoprire una pagina di storia attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta, ricordandoci che dietro la grandiosità dell’Impero si nascondono destini umani complessi e indimenticabili.