I cancelli dello stabilimento Leonardo di via Einstein, uno dei siti di riferimento a livello nazionale per l’elettro-ottica in ambito Difesa e Spazio venerdì hanno accolto il direttore dell’Agenzia spaziale europea per i programmi di osservazione della terra, Josef Aschbacher, che ha così avuto modo di apprezzare il lavoro su alcuni degli strumenti attualmente nelle camere bianche, dedicati a future missioni per l’osservazione delle terra. A oggi il sito produttivo campigiano ha prodotto oltre 800 sensori di assetto ("star tracker") e gli strumenti elettro-ottici utilizzati nelle più importanti missioni spaziali internazionali. Tra gli strumenti in lavorazione, invece, c’è "Floris", lo spettrometro che opera nel visibile per la missione Flex dell’Esa destinata alla mappatura della fluorescenza della vegetazione con lo scopo di monitorare l’attività di fotosintesi e determinarne la salute. "La misurazione di questo debole bagliore, di gran lunga inferiore a un segnale di luce solare riflessa, è principalmente una sfida tecnica. Richiede spettrometri ottici con prestazioni spettrali e di luce diffusa mai raggiunte prima", ha detto Aschbacher. A fare gli onori di casa Luigi Pasquali, coordinatore delle attività spazio di Leonardo, Marco De Fazio, Deputy Managing Director Electronics Division di Leonardo e per l’occasione è arrivato anche il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia.
CronacaAlla Leonardo il direttore dell’agenzia spaziale Esa