
Vestire in modo consapevole: obiettivo futuro
Dopo aver analizzato le ombre della fast fashion, abbiamo deciso di intervistare Andrea Corrado di Filo.sofia e Sara Ricci di Manufacta Gallery, due esempi di moda etica a Firenze. Quali strategie utilizzate in termini di sostenibilità?
"Noi di Filo.sofia scegliamo solo 100% Viscosa di Bamboo certificata Oeko-Tex® e lavorata a circuito chiuso per contenere l’impatto ambientale. La lavorazione dei tessuti e la tintura vengono effettuate in Toscana, scegliendo pochi colori per ogni collezione al fine di ridurre gli sprechi".
"Come responsabile di Manufacta Gallery, cerco di acquistare tessuti di rimanenze di magazzino o scampoli. L’abbigliamento viene cucito da tre sarte a Firenze in modo da evitare i trasporti. Le rimanenze vengono usate per fare borse che cucio io stessa o piccole bustine per confezionare i gioielli".
Cosa pensate della fast fashion? "Il consumatore dovrebbe assumere atteggiamenti responsabili e sostenibili ed essere esigente informandosi sulla tipologia di azienda, sui materiali usati, sulla composizione, sul luogo di produzione. Nel frattempo, i Governanti dovrebbero legiferare e soprattutto controllare l’avidità umana evitando l’impatto negativo ambientale e sociale" è la risposta di Andrea Corrado. "Penso che sia uno dei fattori di inquinamento su cui ogni individuo possa fare la differenza e quindi lavoro pensando che sia importante far capire, soprattutto ai più giovani, l’importanza di acquistare in modo consapevole, chiedendosi prima se ciò che comprano sia davvero necessario" conclude Sara Ricci.