Firenze, 16 luglio 2024 – Non si attenua la morsa del caldo. Ci aspettano quarantotto ore da bollino rosso, con picchi di temperature che sfioreranno i trentotto gradi. L’allerta per oggi e domani rimane massima. Abbiamo chiesto a Bernardo Gozzini, direttore generale del consorzio Lamma Meteo, cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni e se il caldo torrido avrà intenzione di rallentare.
Direttore ci risiamo, perchè fa così caldo?
"Siamo in presenza di un anticiclone. L’alta pressione ha richiamato l’aria calda nordafricana che ha invaso buona parte della penisola. Precisamente dalla Tunisia e dalla Libia"
Firenze come il nordafrica, ma quando la scamperemo?
"Al momento All’orizzonte non si vedono miglioramenti. L’anticiclone è intenso e resiste. Ci aspettiamo che l’ondata di calore durerà per tutta la settimana e sicuramente per qualche giorno della prossima”.
Ancora c’è da soffrire quindi, ma poi si torna respirare?
"La vedo dura, Il periodo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto è sempre stato tra i più caldi dell’anno. Non è molto realistico aspettarsi qualche miglioramento stabile"
Si sforerà la soglia psicologica, e fisica, dei quaranta gradi?
"Le massime arriveranno intorno ai 37–38 gradi, almeno per questa prima fase i quaranta non sono previsti"
Trentotto gradi si fanno comunque sentire, poi dopo un giugno fresco
"In realtà giugno è stato un mese normale. Ovvero in linea con i dati storici del periodo. Ma dopo le ondate di calore degli anni precedenti capisco che anche la normalità può apparire come eccezionale"
Il clima sta cambiando quindi?
"E’ un dato di fatto, i trend ci dicono che le stagioni estive sono sempre più calde, specialmente nell’area mediterranea".
Un problema che si accusa specialmente in città..
"E’ normale, i centri urbani sono costruiti sulla base di un clima diverso. In passato era meno caldo e di conseguenza la conformazione urbanistica teneva conto di altre esigenze".
Ma a parte i disagi per chi boccheggia, il caldo ha rischi ben più gravi vero?
"In primis c’è un rischio umano, i soggetti fragili sono più esposti alle ondate di calore, che spesso sono tra le cause climatiche che mietono più vittime".
Poi c’è anche in lato agricolo?
"Anche le colture soffrono il caldo purtroppo. I viticolori stanno spostando le piante ad una quota più alta e la fase vegetativa di molte specie, anche durante l’anno risulta alterata".
Insomma il caldo non vuole rallentare e l’anticiclone ci accompagnerà fino a buona parte della settimana. I consigli rimangono gli stessi, bere tanta acqua non uscire nelle ore più calde.