
Allarme criminalità Sos Ponte a Greve Tra occupazioni, furti e risse furiose tra balordi
di Carlo Casini
C’è paura tra i residenti di quell’ultimo fazzoletto di campagna punteggiato da case coloniche che resiste alla massiccia urbanizzazione tra la Coop di Ponte a Greve e l’ospedale di Torregalli: balordi saccheggiano orti e giardini, ingaggiano risse e scorribande notturne. Al centro l’occupazione in viuzzo del Roncolino, via che delimita i Comuni di Firenze e Scandicci, da parte di abusivi perlopiù nordafricani, di un casolare sul lato scandiccese. Mentre su quello fiorentino, tra macchie e canneti, si accampano in rifugi di fortuna. "L’altra notte alle 1,30 ho chiamato i carabinieri perché ho visto un paio di luci in giardino, ed erano quegli occupanti abusivi che stavano scappando utilizzando le torce dei cellulari", raccontano i residenti. E, in nomen omen – per quanto il toponimo ronco, ricorrente in questa zona, indichi anticamente una stradella senza sfondo – sono stati visti litigare tra loro brandendo una roncola. Cosicché si teme persino a godersi il fresco della passeggiata serale, occhi bassi e dritti in casa chiudendo la porta a doppia mandata, né ci si azzarda a partire per le ferie.
"Il giorno ancora usciamo, ma al calare del buio tutto cambia – raccontano residenti di zona, che vogliono rimanere anonimi per timore di ritorsioni – Si ubriacano, urlano, fanno a botte, li abbiamo visti minacciarsi con roncole, forse rubate proprio dai nostri capanni da cui spariscono costantemente attrezzi. Hanno dato noia a una ragazza che rientrava a casa la sera, si sono presi a bottigliate alla fermata del tram buttando in terra bici e monopattini e lasciando un tappeto di cocci. Sono arrivati qualche mese fa, hanno divelto le reti e si sono introdotti. All’inizio erano pochi, ora saranno una dozzina, uomini e donne, e diventano sempre più spregiudicati. Le telecamere li hanno inquadrati mentre di notte giravano per i nostri cortili, rubano verdure dagli orti e persino i panni stesi. Non viviamo più. Sono intervenuti varie volte i carabinieri, ma non possono sgomberare. Settimana scorsa abbiamo mandato una pec ai due Comuni e alla proprietà, che ci risulta essere di Leroy Marlin. Dobbiamo aspettare che si crei una situazione come quella dell’Astor? Ci sentiamo abbandonati".
Oltretutto, in viuzzo del Roncolino, su un terreno di proprietà dio Leroy Merlin (area ex Margheri) era prevista la realizzazione di un centro commerciale – progetto andato a monte per le proteste degli esercenti della zona) che però sarà sostituito da una Residenza sanitaria per anziani che si spera possa risolvere il problema di degrado che affligge questa terra di contina.