Firenze, 14 marzo 2025 – Il picco di piena è atteso intorno alle 20, quando il livello dell’Arno a Firenze potrebbe raggiungere i 4 metri sopra il livello idrometrico. Una situazione che la sindaca Sara Funaro non esagera nel definire “eccezionale”. Per questo Palazzo Vecchio ha confermato fino alle 14 di domani, 15 marzo, la chiusura di scuole, parchi, giardini, mercati e cimiteri.

Chiusure e raccomandazioni alla cittadinanza
Oltre a questo, sempre fino alla fine dell’allerta rossa, in una nuova ordinanza vengono aggiunte le chiusure di biblioteche, impianti sportivi e musei. Annullati anche eventi culturali e sportivi. "Invito tutti i cittadini a muoversi il meno possibile. Spostatevi solo in caso di necessità soprattutto per lasciare le strade libere ai mezzi di soccorso – dice ancora Funaro – così che raggiungano i luoghi dove c'è più bisogno anche fuori dal Comune, nell'area metropolitana."
Situazione operativa della Protezione civile
Sempre per l'emergenza maltempo, la centrale operativa della Protezione civile ha gestito 682 chiamate. Alle 47 segnalazioni arrivate, 27 sono ancora aperte, 20 si sono chiuse. Ci sono stati 21 interventi, di cui 10 in corso e 11 chiusi. Inoltre, "la centrale operativa della municipale ha gestito 68 segnalazioni in contemporanea, che ora sono scese a 37". In questo momento però, sul fronte della viabilità "ci sono problemi che iniziano ad aumentare nei sottopassi, in particolare con gli allagamenti".
Condizioni e aspettative future
Non è però prevista, almeno per il momento, la chiusura dei ponti, contrariamente ad alcuni post circolati sui social che le persone hanno scambiato per veri. Il secondo livello di guardia dell’Arno, fissato a 5,50 metri, non dovrebbe essere raggiunto. “Questi livelli sono i più alti dalle tre piene dell'Arno avute dal 1992 a oggi - ha aggiunto Funaro -. Una situazione per cui c'è da prestare attenzione. Stiamo monitorando la situazione del lungarno Acciaioli, dove ci sono lavori alla spalletta, a ora non sono previste chiusure del lungarno. In città abbiamo avuto criticità sugli affluenti secondari con l'Ema che, è in diminuzione, ha allagato alcune zone e nel territorio di Bagno a Ripoli. Ci sono state criticità a Rovezzano e all'Isolotto con immediati interventi della Protezione civile".