Si erano lamentati con il nostro giornale per il puzzo che arrivava dall’allevamento di maiali nella zona di Novoli, a Barberino. Sono passati alcuni mesi e da allora il Comune si è mosso. E adesso la Regione accoglie la richiesta del Comune e ha avviato il percorso per il riesame dell’autorizzazione unica ambientale (Aua) rilasciata nel 2016. A far partire il riesame dell’autorizzazione sono state le numerose segnalazioni arrivate all’amministrazione comunale e le valutazioni emerse dalla relazione di Arpat. Nel processo di revisione, la Regione dedicherà una particolare attenzione all’impatto che l’attività provoca in termini di maleodoranze e polveri diffuse segnalate in maniera consistente da più parti del territorio comunale e poi verificati dall’ente di controllo. L’Aua autorizza l’azienda a scaricare al suolo le acque reflue assimilate a domestiche derivanti dal laboratorio punto vendita e dalla stalla. Ma secondo le indagini dell’Arpat, le maleodoranze sembrano causate dall’accumulo delle deiezioni nel terreno dove pascolano i suini e dal sollevamento di polveri delle stesse zone quando il branco viene movimentato e il terreno viene sottoposto a lavorazione.
AnSet