LEONARDO BIAGIOTTI E MONICA PIERACCINI
Cronaca

Alluvionati, ultima beffa: ora le assicurazioni costano molto di più. Imprese nei guai

Rincari generalizzati per proteggersi dalle catastrofi naturali in vista dell’obbligo di polizza a partire dal primo gennaio 2025. Si parte dal 30%, ma dipende tutto dai rischi. ’Scudo’ per le case: i prezzi

FE_AQ9TWDDQ66-91651486

Volontari impegnati a pulire le strade a Campi un anno fa (immagine d’archivio)

Firenze, 28 ottobre 2024 – L’alluvione continua a costare caro anche a distanza di un anno. Assicurarsi contro le catastrofi naturali, obbligatorio a partire dal primo gennaio 2025, farà spendere alle aziende almeno il 30% in più del 2023, quando quasi nessuno aveva sottoscritto una polizza se non quella classica contro gli incendi. Purtroppo il disastro della notte fra il 2 e il 3 novembre ha reso chiaro che l’alluvione non è più un rischio soltanto potenziale e quello che è successo in Emilia Romagna e sulla costa toscana negli ultimi giorni e nelle ultime ore, per non parlare delle nuove inondazioni a Campi a settembre, ha ribadito il concetto. Il rischio di finire sott’acqua è concreto e quindi tutelarsi costa, caro.

Le polizze variano soprattutto in base alla collocazione geografica delle aziende, in particolare alla vicinanza ai corsi d’acqua, e ai danni subiti (che certificano un aumento del rischio), ma è sicuro che l’obbligo della copertura farà lievitare i costi per le imprese, peraltro in un periodo difficile per gli affari. Chi aveva già una polizza pagherà di più perché il costo delle coperture adesso è sensibilmente aumentato, in ragione del disastro del 2023, chi invece non ce l’aveva dovrà mettere a bilancio un costo in più proprio per l’obbligo introdotto dal governo. In aggiunta c’è da calcolare l’eventuale assicurazione sulle merci, perché l’obbligatorietà riguarda soltanto fabbricati, impianti e macchinari. Al momento manca il decreto attuativo delle nuove norme, ma a settembre è stata presentata una bozza che conferma la data del primo gennaio, la franchigia e altri parametri che incidono sui costi delle polizze. Non è escluso comunque che ci possano essere modifiche entro la fine dell’anno.

Le assicurazioni come si stanno muovendo? “Le compagnie stanno mappando il territorio per avere un quadro molto preciso del rischio da assicurare – spiega il broker Carlo Impallomeni, ad di Alpha – Certamente ci saranno aumenti significativi rispetto al passato, ma è anche vero che le polizze copriranno eventi catastrofali che prima non venivano considerati. Diciamo che per un’azienda la spesa aumenterà a partire dal trenta per cento, ma potrebbe anche raddoppiare, rispetto all’anno scorso, se si trova in un territorio particolarmente fragile”. Tra gli esempi che si possono già fare ci sono Campi Bisenzio per il rischio idrogeologico e il Mugello per quello sismico. Le polizze offerte dalle compagnie assicurative dovranno prevedere la copertura a seguito di sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni e assicurare fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali e terreni. Sarà previsto uno scoperto del 15% a carico dei singoli imprenditori e un anticipo di indennizzo pari al 30% del danno. “Ma c’è già un problema con le frane – spiega ancora Impallomeni – E’ difficile stabilirne cause e inizio, quindi è probabile che saranno previsti risarcimenti con importi limitati”. Una parte dei danni dunque sarà a carico, di nuovo, delle imprese.

Per quanto riguarda le abitazioni, le polizze contro le catastrofi naturali oggi sono poco diffuse: solo il 6% delle abitazioni in Italia ha una copertura contro eventi catastrofali, secondo i dati dei Ania, l’Associazione nazionale delle imprese assicurative. Le polizze di questo genere coprono l’abitazione dell’assicurato dai rischi di terremoto, inondazione, alluvione e allagamento. Solitamente l’assicurazione copre anche i danni consequenziali, ovvero le spese sostenute per demolizioni, smaltimento dei materiali e persino soggiorni in hotel in caso di inagibilità dell’immobile. Il costo di queste polizze dipende da vari fattori, come il valore dell’immobile e la sua posizione. Anche in questo caso nelle zone a rischio sismico o idrogeologico, le polizze sono più costose.

Mediamente, una polizza multirischio che copre furto, incendio, responsabilità civile, ed estesa anche agli eventi estremi, può costare intorno a 800 euro l’anno, mentre una polizza che copre solo eventi catastrofali si aggira sui 400 euro per una casa di 100 metri quadrati. Le tariffe dipendono anche da dimensione dell’immobile e zona in cui si trova (a ciascuna corrispondono indici di rischio diversi): variano mediamente da 2,5 a 4 euro/metro quadrato, ma è ipotizzabile che, in caso di polizza obbligatoria, i costi si ridurrebbero. Un aspetto interessante è che il premio per le calamità naturali è detraibile al 19% nella dichiarazione dei redditi, senza franchigie e limiti di importo. Questo vale anche per le polizze condominiali.