PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Alluvionati tre volte: "Danni da 90mila euro. Qui mai visti ristori"

Una famiglia di Campi: "Soffriamo dal 2023"

Alcuni dei residenti di via de Gasperi, la parte di Campi che ’guarda’ Sesto. Questa parte è finita sott’acqua per tre volte in un anno e mezzo

Alcuni dei residenti di via de Gasperi, la parte di Campi che ’guarda’ Sesto. Questa parte è finita sott’acqua per tre volte in un anno e mezzo

L’immagine, fra le tante, che fa più male è quella delle palline rosse dell’albero di Natale che galleggiano. Il ricordo di momenti di spensieratezza cancellati dall’acqua. Siamo in via De Gasperi, vicino passa l’Autostrada del Sole, il Bisenzio è lontano. La parte di Campi che guarda a Sesto. Alluvionata tre volte in neanche un anno e mezzo: novembre 2023, settembre 2024 e nei giorni scorsi. Scantinati e garage le ‘vittime sacrificali’ dell’ultima ondata di maltempo, un’ottantina le famiglie coinvolte compresa la vicina via del Gelsomino, anche questa sott’acqua.

Ma anche via Cetino, un reticolo di strade che ogni volta che piove un po’ di più devono, loro malgrado, purtroppo solo sperare. Noi abbiamo incontrato una famiglia che vive in via De Gasperi, marito, moglie e due figli, e che, conti alla mano, ha avuto complessivamente danni per 90mila euro, 10mila solo questa volta, a fronte dell’unico ristoro di 3mila euro dalla Regione. Una situazione paradossale, "una commedia dell’assurdo" dicono, per la quale, unitamente a tanti altri campigiani, chiedono risposte.

"Quello che abbiamo vissuto nell’ultimo week end – raccontano – ha dell’incredibile. La paura e l’impotenza che lo ha contraddistinto ci ha lasciati sgomenti. Abbiamo passato ore e ore a monitorare l’andamento delle piena, in balia degli eventi, sperando che tutto andasse bene". Tanta amarezza insomma: "Le fogne non riuscivano a scaricare e l’acqua si riversava lungo le tubazioni delle abitazioni percorrendole nel senso inverso. Inevitabile che queste si allagassero. Non ci sentiamo né sicuri, né tutelati, sapere di avere fatto tante segnalazioni e che nessuno sia intervenuto è inaccettabile. L’esempio più significativo è quello del muro di via delle Corti, ‘rattoppato’ con alcuni blocchi di cemento: se avesse ceduto sarebbe stato un disastro". A finire nel mirino sono soprattutto le istituzioni: "E poi ci vengono a dire che tutto ha funzionato: il presidente della Regione, l’amministrazione comunale, il Consorzio di bonifica. Basta fare campagne elettorali sulla pelle della gente, basta fare ‘sfilate’ dicendo di avere fatto l’impossibile. Qui sono errate le priorità che vengono date agli interventi, con norme obsolete per la salvaguardia del territorio dal rischio idrogeologico". Inevitabile un riferimento al tanto discusso cambiamento climatico, nel nome del quale i cittadini chiedono più sicurezza: "E’ dal 1978 che se ne parla, cosa è stato fatto fino a oggi? Tanto, ci viene detto, ma non basta. Vogliamo sapere la verità: per quanti anni non saremo sicuri? Cinque? Dieci? Venti?".

Uno sfogo durissimo: "Mentre i seminterrati si allagavano, ci hanno detto di stare ai piani alti, ma l’acqua ci ha impiegato del tempo per arrivare al livello della strada e qui non si è visto nessuno". Infine un ‘appello’ al presidente Giani: "Inutile che dica di essere al fianco della popolazione, quando quella stessa vicinanza promessa un anno e mezzo fa non è stata rispettata, visto che ci sono ancora famiglie che attendono i 3mila euro del novembre 2023".

Pier Francesco Nesti