Il Comitato ‘Alluvione Campi 2023’ va avanti con la perizia che si pone l’obiettivo di analizzare non solo ciò che è successo nella notte fra il 2 e il 3 novembre 2023, ma anche nei giorni precedenti. Non solo, il traguardo più ambizioso sarebbe quello di andare a ‘scavare’ negli ultimi cento anni in materia di sicurezza idraulica in modo da verificare cosa è stato fatto e cosa invece no sul territorio. Tutto questo mentre mancano ancora alcuni bonifici (cinquanta) a fronte delle 360 adesioni raccolte per un totale di 41.000 euro.
"Dobbiamo raggiungere la cifra concordata – ha spiegato il presidente Marco Celli, alla guida del comitato insieme a Francesca D’Ortenzio e Cinzia Bensi –, passo fondamentale per affidare l’incarico ai professionisti". Si parla infatti di circa 48.000 euro (118 euro per ogni singola persona) mentre gli esperti sono sei: per Sipec Studio Associato, con sede a Sarzana, gli ingegneri Riccardo Marangoni, Simone Ricci e Alessandro Sassi e il geometra Igor Ismari; insieme a loro anche due geologi, dello Studio Negri di Campi, Cinzia Lombardi e Maurizio Negri.
Per aderire ci sono ancora dieci giorni, spiega Celli, e chiunque voglia farlo deve inviare una e-mail all’indirizzo [email protected], tutto sarà rendicontato pubblicamente, così come è stato più volte detto in assemblea, per e-mail e sul gruppo Facebook che riunisce i circa duemila cittadini che hanno aderito al comitato. C’è quindi la necessità di stringere i tempi per fare in modo che la perizia possa prendere davvero il via e rispondere alle domande che il comitato pone e si pone da tempo. Con la volontà di guardare anche al futuro. Soprattutto dopo il sopralluogo della passata settimana sui principali ‘cantieri dell’alluvione’ da parte dell’assessore regionale Monia Monni e del sindaco di Campi, Andrea Tagliaferri, che poi hanno incontrato i rappresentanti dei vari comitati. "Personalmente sono rimasto molto deluso, ci è stato detto che gli enti preposti stanno facendo molto, ma i risultati ancora non si vedono e, da quello che ci risulta, ci sono famiglie e condomini che non hanno avuto ancora alcun rimborso". Ufficiale invece lo spostamento al 30 giugno 2025 dei termini per la rendicontazione per i 5.000 euro destinati ad arrivare nelle tasche di chi ha subito i danni a causa della piena.
Pier Francesco Nesti