"I lavori sul Bisenzio fra Campi e Prato sono un esempio significativo della sinergia esistente fra Consorzio di bonifica e Regione Toscana": dopo il sopralluogo sui cantieri definiti "più significativi" nel post alluvione da parte del sindaco di Campi, Andrea Tagliaferri, insieme all’assessore regionale alla difesa del suolo, Monia Monni, è il Consorzio di bonifica medio Valdarno a tornare sull’argomento. Specificando che "oltre ai lavori di somma urgenza, prosegue l’attività di manutenzione ordinaria, in proprio e in convenzione con il Genio Civile o le amministrazioni locali, che porterà al restauro dell’argine destro del Bisenzio a valle della A11 per una spesa di 420.000 euro".
Un intervento, questo, previsto dalla programmazione ordinaria per l’anno in corso. Entrando più nel dettaglio, si tratta di sfalci della vegetazione, a Campi ancora più frequenti proprio grazie alla convenzione stipulata con il Comune, di interventi forestali, principalmente sulle zone più collinari, o di manutenzioni per la riparazione di piccoli guasti imprevedibili e comunque già localizzati. Sulle arginature più importanti, invece, con una classificazione tale da essere di interesse regionale, il Consorzio "lavora in stretto rapporto di avvalimento direttamente con la Regione Toscana". Come nel caso degli interventi di manutenzione a tratti delle opere idrauliche del fiume Bisenzio nei pressi dell’attraversamento dell’Autostrada A11 e delle opere idrauliche del torrente Iolo in località Casale, nei Comuni di Prato e Campi.
"Con questo investimento di 420.000 euro – spiegano dal Consorzio - si è provveduto a un’importante serie di restauri e sistemazioni che hanno principalmente interessato l’argine destro del fiume: da una parte i ripristini di diverse frane lato campagna; dall’altra la pulizia, controllo e restauro del muro d’argine a tratti presente sia lato campagna che lato fiume, con l’aggiunta dei necessari consolidamenti con la funzione inoltre di pista di servizio per la futura manutenzione e il rifacimento delle cimase". In sostanza "un lavoro minuzioso di pulizia dalla vegetazione infestante, oltre alla spicconatura a vivo dell’intonaco e delle stuccature ormai vecchie e di restauro murario che, insieme ai lavori di movimento terra, in più di due mesi continui di intervento, hanno reso più solido e sicuro, grazie alla sola manutenzione ordinaria e alla sinergia fra Consorzio di bonifica e Regione, un importante tratto dell’argine del Bisenzio". In una delle zone maggiormente colpite dall’alluvione del 2023.