PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Alluvione, in 400 chiedono la perizia. Il Comitato: "Vogliamo la verità"

Il presidente Celli: "Occorre fare luce su ciò che ha provocato il disastro per capire se si poteva evitare"

Alluvione, in 400 chiedono la  perizia. Il Comitato: "Vogliamo la verità"

Alluvione, in 400 chiedono la perizia. Il Comitato: "Vogliamo la verità"

Sono 430 i cittadini rimasti colpiti dall’alluvione di novembre scorso che hanno aderito alla proposta di effettuare una perizia lanciata qualche settimana dal Comitato alluvione Campi 2023. Perizia che è stata affidata a un pool di esperti (un ingegnere idraulico, un ingegnere civile e un geometra membri di uno studio associato di La Spezia specializzato sull’argomento in questione, due geologi di Campi in modo da ‘sfruttare’ al meglio la loro conoscenza del territorio) per un costo complessiva di 50.000 euro che, in questo momento, equivale a una spesa di circa 116 euro per ogni cittadino che ha voluto seguire questa strada. Da qui l’obiettivo, dichiarato, di arrivare ad almeno 500 adesioni in modo che la cifra da sostenere sia ancora più esigua. A fare il punto della situazione, per il comitato, il presidente Marco Celli e le due consigliere, Francesca D’Ortenzio e Cinzia Bensi: "L’obiettivo è quello di capire con precisione cosa è successo nella notte del 2 novembre, sia a livello idraulico che geologico, con particolare riferimento alla Marina e al Bisenzio. Solo successivamente, in considerazione anche del fatto che per avere delle risposte serviranno dai sei agli otto mesi, valuteremo se è il caso agire anche per vie legali". Ma quello che al comitato interessa maggiormente è avere gli elementi in mano per fare un’analisi precisa dei lavori fatti in tutti questi anni – con la perizia, infatti, gli esperti indagheranno a ritroso nel tempo – e se magari può essere necessaria anche una revisione di quanto fatto fino a oggi. Non solo, perché, come hanno spiegato i tre esponenti del comitato, "l’idea di fondo è quella di riuscire ad avere un modello idraulico che possa consentire di fare anche delle simulazioni in caso di avversità legate appunto al meteo". Quello che non li tranquillizza è invece l’andamento dei lavori che, guardando soprattutto alla zona di Santa Maria, "abbiamo l’impressione che vadano piuttosto a rilento", hanno detto.

Ma quella di ieri è stata l’occasione per prendere in esame anche la questione dei rimborsi alla luce della recente apertura, da parte della Regione, del portale per la rendicontazione delle spese sostenute dagli alluvionati: "Da quello che ci risulta, almeno un migliaio di persone devono ancora ricevere i primi 3.000 euro anche se, in base a quello che ci è stato riportato, entro la fine di luglio tutto dovrebbe risolversi, anche per i circa 700 cittadini che non avrebbero trascritto l’Iban nella documentazione inviata in Regione". Tutti i comitati campigiani, compresi quelli del coordinamento, sono reduci fra l’altro da un’audizione con l’VIII Commissione del Senato a cui hanno descritto lo stato delle cose, auspicando al tempo stesso, hanno concluso dal Comitato alluvione Campi 2023, "la massima collaborazione sia dalla commissione consiliare comunale che dalla commissione regionale".