CARLO CASINI
Cronaca

Alluvione, il cuore grande della Misericordia di San Casciano a Campi

Da venerdì i volontari della Protezione civile dell'arciconfraternita sancascianese senza sosta ad aiutare insieme agli angeli del fango venuti da tutta Italia

I  volontari della protezione civile della Misericordia di San Casciano

I volontari della protezione civile della Misericordia di San Casciano

San Casciano in Val di Pesa (Firenze), 10 novembre 2023 - Sono tantissimi i volontari accorsi da tutta Italia che stanno lavorando giorno e notte nelle aree colpite dall’alluvione dalla notte tra lo scorso giovedì 2 e venerdì 3 novembre. Tra loro anche quelli della Protezione civile della Misericordia di San Casciano in Val di Pesa, che da venerdì sta lavorando senza sosta per portare soccorso a Campi Bisenzio, attivando i propri mezzi e le proprie risorse nella speranza, affermano dalla venerabile arciconfraternita, di poter aiutare a riportare quanto prima la situazione alla normalità.

Una crescita esponenziale, quella della della solidarietà sancascianese: venerdì 3 i volontari sono partiti in quattro ma poi sabato erano già otto e domenica diciassette, con tre jeep, un furgone e attrezzature: “stivali, pala, scopettone, idrovora, secchi, a cercare di portare sollievo, liberare stanze perché la vita ordinaria deve andare avanti: mangiare, dormire, lavarsi...”; ma risorsa ancora più importante, tanto cuore e impegno, perché la prima missione è portare conforto. “La Federazione regionale delle Misericordie della Toscana dà l'attivazione; e i confratelli e le consorelle sono coinvolti contemporaneamente su assistenza alla popolazione, impiego di idrovore ad alta e media capacità di pompaggio, mezzi movimento-terra e squadre di soccorso e logistiche – spiegano dall’associazione chiantigiana –. Lavorano ore e ore, si danno il cambio, si avvicendano, ma non lasciano mai il presidio del territorio, rimane ancora molto da fare per liberare le case dal fango”. Fango "che quando si solidifica - commenta Valentina Bianchi, volontaria impegnata per la prima volta in un'emergenza così grande - lo devi togliere a fatica perché diventa duro come cemento".

Domenica gli angeli del fango della Misericordia si sono occupati di un grosso stabile di duecento appartamenti: “erano tutti scantinati, hanno lavorato anche sotto l'acqua e di notte, con le torce e i punti luce. La priorità viene data alle prime necessità e nel 99% dei casi consiste nel togliere l'acqua. Poi in quei 25 centimetri di melma rimangono sepolti i ricordi, piatti, posate, fotografie, libri, una vita intera”. "Vedere gente che aiuta gente – dice il volontario Tiziano Alba - è commovente. Capire fino in fondo cosa significa solidarietà, e tu sei lì che puoi fare e fare molto".

"Una cosa immensa, da Firenze Nord fino a Prato, sommerso - afferma Bruno Raho, presidente uscente della Protezione civile in cui opera da oltre vent'anni in affiancamento alla nuova presidente Barbara Bandinelli -. Entrare nelle case e vedere le fatiche di una vita distrutte perché ci sono stati ben 150 centimetri d'acqua che hanno atterrato mobili e tutto quanto, per poi lasciare una fanghiglia che tutto nasconde e confonde".

"Non è vero che siamo gestiti male - ci tiene a precisare Bruno Raho - semmai ci sono persone che vengono volontariamente, e questo è un bene perché c'è bisogno, ma che non sono attrezzate. Non si può venire con le scarpe comode ad aiutare, ad esempio, perché ci vogliono gli stivali". Il governatore dell'arciconfraternita, professor Marco Poli, insieme a tutto il Magistrato hanno espresso parole di encomio per l'abnegazione con cui ogni singolo volontario e dipendente ha contribuito all'aiuto concreto dei cittadini colpiti dall'alluvione.

Ma ancora non è finita, l’emergenza continua e c’è bisogno di ulteriori energie: “La solidarietà e la collaborazione di tutti e tutte è concreta in questi giorni: dopo l’appello che le Misericordie d'Italia hanno lanciato meno di 48 ore fa ai cittadini desiderosi di dare una mano, in centinaia di ragazzi e ragazze, uomini e donne hanno risposto positivamente! C'è ancora tanto da fare – fa ancora appello l’associazione – vuoi aiutarci? Scrivi alla mail: [email protected] per sapere come puoi essere di aiuto nella tua zona. Grazie per l'aiuto che darai alla tua comunità!”