REDAZIONE FIRENZE

Alluvione, Publiacqua al lavoro su fogne e tombini. Conclusi i primi 135 interventi

Ma solo a Campi ne sono stati richiesti oltre 400. Il presidente Perini: “Puntiamo a concludere nei prossimi 4 giorni”

Numerosi interventi di Publiacqua nei comuni alluvionati

Firenze, 13 novembre 2023 – Si sono conclusi nella giornata di oggi i 135 interventi richiesti e segnalati dai cittadini verso Publiacqua dopo l’alluvione dei giorni scorsi. Operativo dall’8 novembre, dopo 36 ore l’ordinanza regionale che affidava l’attività, il gestore ha lavorato nei comuni di Carmignano, Montale, Montemurlo, Prato e Quarrata. Sono invece ancora in corso le attività su Campi Bisenzio dove le squadre, oggi 43 che diventeranno 50 da domani, hanno realizzato circa 270 interventi sui 408 richiesti.

“Abbiamo avviato in poche ore un’attività nuova. Un’esperienza importante che ha fornito una risposta concreta al territorio. Abbiamo ancora 130 interventi da effettuare che contiamo di poter concludere nei prossimi 4 giorni. Gli interventi rimasti – dichiara Nicola Perini, presidente di Publiacqua – sono infatti da realizzare, in massima parte, in aree che hanno tuttora criticità di viabilità e accesso. L’esperienza che abbiamo acquisito in questi giorni ci consente di essere un riferimento per la protezione civile regionale in situazioni critiche e complesse come quelle che si è venuta a creare nei nostri comuni a partire dalla notte del 2 novembre”.

Non solo recupero sedimenti, ma anche pulizia caditoie. Il totale degli interventi effettuati nei giorni scorsi nei territori alluvionati ammonta a 700. Per poter agire tempestivamente Publiacqua ha dirottato le imprese operative nei Comuni impattati dall’alluvione, rinviando quindi gli interventi in tutti le altre aree. I prossimi giorni vedranno un incremento delle attività per mettere in sicurezza i territori, attività che però non può essere svolta se non sono prima pulite le strade dal fango e dai rifiuti.

“In alcune strade non siamo in grado di individuare i tombini fognari, perché ancora coperti dal fango, o le caditoie, perché nascoste dai rifiuti accumulati ai lati delle strade stesse - continua Perini - In queste aree dobbiamo quindi attendere il ritorno alla normalità prima di poter intervenire. Le prime evidenze, e la tenuta del sistema fognario nello smaltire le acque piovane nella notte tra il 10 e l’11, ci fanno comunque pensare che l’efficacia delle fognature è al momento in gran parte garantita. Discorso diverso invece per le caditoie che sono intasate e che necessitano quindi degli interventi che stiamo effettuando”. 

In 5 giorni per le due attività sono stati spesi al momento 3 milioni di euro.