REDAZIONE FIRENZE

Alluvione, stop mutui in due Comuni. A Marradi e Palazzuolo non si paga

La notizia arriva dall’Abi: boccata di ossigeno per tante famiglie e aziende colpite dal maltempo

Antonio Patuelli, presidente dell’Abi

Antonio Patuelli, presidente dell’Abi

Stop al pagamento delle rate dei mutui per tutti i residenti nei Comuni di Marradi e di Palazzuolo sul Senio. Ne ha dato notizia l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, presieduta da Antonio Patuelli, che ha inviato una circolare alle banche associate, segnalando che è stata pubblicata, sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, l’ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile con cui è stata adottata una misura di sospensione del pagamento delle rate dei mutui. Tutto ciò in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi il 18 settembre scorso nei due comuni dell’Alto Mugello (manca Firenzuola perché in quel territorio i danni furono minori e più marginali). E l’ordinanza riguarda anche altri comuni, in provincia di Livorno e di Pisa, colpiti anch’essi, nei giorni successivi, da analoga calamità naturale. Una boccata d’ossigeno per tante famiglie e aziende, che in Alto Mugello e in particolare a Marradi, da tempo sono in difficoltà per una lunga serie di eventi calamitosi. Nel maggio 2023 anche l’Alto Mugello fu colpito dalle fortissime piogge che in Romagna causarono una disastrosa alluvione, e che nei comuni di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo, Londa e San Godenzo provocarono danni molto gravi causati da centinaia di frane. Poi Marradi ebbe anche una lunga serie di scosse di terremoto, e poi ancora nuove piogge torrenziali e nuovi dissesti idrogeologici. L’ultimo il 18 settembre scorso, e a questo evento si riferisce la sospensione dei mutui, che le banche potranno attuare immediatamente con la pubblicazione dell’ordinanza in Gazzetta Ufficiale. "È una buona notizia – commenta il sindaco di Marradi Tommaso Triberti -: in questo anno e mezzo la nostra comunità è stata particolarmente provata, soprattutto per le difficoltà negli spostamenti verso la Romagna, causate dai problemi con la ferrovia e con le strade, che hanno reso davvero complicata la quotidianità dei nostri cittadini".

Certo la sospensione dei mutui non basta, occorre sanare i danni: "Bene – dice ancora Triberti - essere stati inseriti nello stato di emergenza nazionale, adesso serve capire quando e quante risorse arriveranno per la ricostruzione, stiamo aspettando le ripartizioni: solo per le somme urgenze abbiamo costi per 2 milioni e mezzo, ed occorreranno almeno 5-6 milioni di euro per rimettere le strutture a posto".

Paolo Guidotti